Nadia Marcobruni UO Pneumologia, Spedali Civili Brescia
Giovanni Aliprandi UO Riabilitativa, Casa di Cura Domus Salutis, Brescia
Piera Raineri Ambulatorio Pneumologico, Istituto Clinico S. Anna, Brescia
Dario Fornari Ambulatorio Pneumologico, Ospedale di Montichiari
Mauro Ferliga Fisiopatologia Respiratoria, Ospedale Mellino Mellini, Chiari
Germano Bettoncelli MMG, ASL di Brescia
Michele Vitacca UO Pneumologia Riabilitativa, Fondazione Salvatore Maugeri IRCCS, Lumezzane
Katia Foglio UO Pneumologia Riabilitativa, Fondazione Salvatore Maugeri IRCCS, Lumezzane
DOI: 10.36166/2531-4920-2014-29-37
Introduzione. La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) risulta sottodiagnosticata. Scopo del presente lavoro è stato valutare l’offerta assistenziale in termini di organizzazione, volumi, tipologie di pazienti e risorse umane su un campione di istituzioni del territorio bresciano dedicate a pazienti BPCO.
Materiali e metodi. Sei centri hanno partecipato allo studio. Utilizzando database amministrativi e clinici relativamente agli anni 2010-2011, sono stati raccolti dati sulle caratteristiche organizzative degli ambulatori, tipologia e caratteristiche delle prestazioni erogabili, flussi di prime diagnosi di BPCO (confermate dopo spirometria semplice e test di broncoreversibilità con salbutamolo 400 gamma) e flussi di pazienti in follow-up entrambi suddivisi secondo stadiazione GOLD 2010.
Risultati. Tutti i centri risultano aver aderito ai percorsi diagnostico-terapeutici (PDT) messi a punto dall’azienda sanitaria locale (ASL) di Brescia. L’offerta assistenziale erogata dai vari centri risulta abbastanza omogenea per quanto riguarda i tempi di attesa e la qualità delle prestazioni fornite. Il dato di incidenza annua è inferiore a quanto valutato in letteratura. I centri a impostazione riabilitativa risultano visitare una maggior percentuale di pazienti affetti da BPCO rispetto a pazienti affetti da asma bronchiale, effettuare prime diagnosi di BPCO anche su una percentuale di pazienti con stadiazione GOLD III-IV, seguire in follow-up soprattutto pazienti con stadio GOLD III-IV.
Conclusioni. Il campione offerto dai centri afferenti allo studio, permette di evidenziare come l’offerta assistenziale per la diagnosi di BPCO a Brescia sia buona; gli incontri di formazione con i medici di famiglia hanno prodotto buoni risultati per quanto riguarda l’identificazione di nuovi casi di BPCO nello stadio più precoce di malattia; va proseguita l’attività di formazione per i medici di base e l’attività educazionale nei confronti dei pazienti per avvicinarsi ai dati di incidenza/prevalenza previsti in letteratura riducendo al minimo le prime diagnosi con un già avanzato livello di malattia.