Marcello Bosi U.O. di Pneumologia, Dipartimento Malattie del Torace, Ospedale G.B. Morgagni-L. Pierantoni, Asl Romagna sede di Forlì
Claudia Ravaglia U.O. di Pneumologia, Dipartimento Malattie del Torace, Ospedale G.B. Morgagni-L. Pierantoni, Asl Romagna sede di Forlì
Sara Tomassetti U.O. di Pneumologia, Dipartimento Malattie del Torace, Ospedale G.B. Morgagni-L. Pierantoni, Asl Romagna sede di Forlì
Christian Gurioli U.O. di Pneumologia, Dipartimento Malattie del Torace, Ospedale G.B. Morgagni-L. Pierantoni, Asl Romagna sede di Forlì
Cristiano Colinelli U.O. di Pneumologia, Dipartimento Malattie del Torace, Ospedale G.B. Morgagni-L. Pierantoni, Asl Romagna sede di Forlì
Ilaria Nardi U.O. di Pneumologia, Dipartimento Malattie del Torace, Ospedale G.B. Morgagni-L. Pierantoni, Asl Romagna sede di Forlì
Venerino Poletti U.O. di Pneumologia, Dipartimento Malattie del Torace, Ospedale G.B. Morgagni-L. Pierantoni, Asl Romagna sede di Forlì; Department of Respiratory Diseases & Allergology, Aarhus University Hospital, Aarhus (DK)
DOI: 10.36166/2531-4920-2016-31-05
L’associazione fra sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAHS) e stroke è oggetto di un crescente interesse e di numerose ricerche. L’OSAHS è un importante fattore di rischio per un’aumentata incidenza di stroke nella popolazione generale, la sua prevalenza nella malattia cerebrovascolare (CVD) acuta è molto alta e oltre ad influenzare il recupero neurologico è un fattore di rischio per recidiva. La diagnosi e terapia dell’OSAHS in prevenzione primaria e secondaria della malattia cerebrovascolare acuta sono da tempo raccomandate nei documenti prodotti dalle Associazioni Scientifiche. Scopo del presente lavoro è stato una revisione della letteratura sulla terapia con pressione positiva nelle vie aeree superiori (CPAP) nei pazienti con stroke ed OSAHS: la CPAP, trattamento di scelta finalizzato ad un miglior recupero neurologico ma soprattutto a ridurre la frequenza della recidiva dell’evento cardiovascolare acuto, non è sempre facile da perseguire con successo e gli outcome di questa opzione terapeutica dipendono strettamente dai criteri di selezione del paziente, dal timing in cui viene avviata la terapia, dall’esperienza e competenza del centro che prende in carico il paziente.