Luca Viglietta UOC Pneumologia, Area Toracica e Pneumologica, Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
Marcello Bosi U.O. di Pneumologia, Dipartimento Malattie del Torace, Osp. G.B. Morgagni-L. Pierantoni, Asl Romagna sede di Forlì
Sara Tomassetti U.O. di Pneumologia, Dipartimento Malattie del Torace, Osp. G.B. Morgagni-L. Pierantoni, Asl Romagna sede di Forlì
Giulia Milioli Centro Disturbi Del Sonno, Dipartimento di Neuroscienze, Università di Parma
Flaminio Mormile UOC Pneumologia, Area Toracica e Pneumologica, Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
Mario Giovanni Terzano Centro Disturbi Del Sonno, Dipartimento di Neuroscienze, Università di Parma
Liborio Parrino Centro Disturbi Del Sonno, Dipartimento di Neuroscienze, Università di Parma;
Venerino Poletti U.O. di Pneumologia, Dipartimento Malattie del Torace, Osp. G.B. Morgagni-L. Pierantoni, Asl Romagna sede di Forlì; Department of Respiratory Diseases & Allergology, Aarhus University Hospital, Aarhus, Denmark
DOI: 10.36166/4920-2016-31-25
La fibrosi polmonare idiopatica (IPF) è una malattia polmonare interstiziale diffusa (ILD) caratterizzata da infiammazione e fibrosi progressiva del parenchima polmonare. I pazienti affetti da IPF presentano disturbi respiratori nel sonno (DRS) che si associano a ridotta qualità del sonno, ridotta qualità della vita e peggiore sopravvivenza. I DRS, la desaturazione sonno-relata e la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS), hanno un’elevata prevalenza nei pazienti con IPF ma restano spesso non diagnosticati. La diagnosi e il trattamento dei DRS, in particolare dell’OSAS, consentono di migliorare sintomi, qualità della vita e sopravvivenza per cui dovrebbero essere perseguiti in tutti i pazienti affetti da IPF.