Alessio Mattei AOU Città della Salute e della Scienza, Molinette, SC Pneumologia U, Torino
Giuseppe Tabbia AOU Città della Salute e della Scienza, Molinette, SC Pneumologia U, Torino
Michela Bellocchia AOU Città della Salute e della Scienza, Molinette, SC Pneumologia U, Torino
Elena Rindone AOU Città della Salute e della Scienza, Molinette, SC Pneumologia U, Torino
Marco Bardessono AOU Città della Salute e della Scienza, Molinette, SC Pneumologia U, Torino
Annalisa Carlucci IRCCS Fondazione S. Maugeri, Unità di Riabilitazione Polmonare, Pavia
Caterina Bucca AOU Città della Salute e della Scienza, Molinette, SC Pneumologia U, Torino
DOI: 10.36166/2531-4920-2016-31-62
Nell’ultimo decennio le nuove tecnologie hanno trovato un impiego sempre più ampio nella gestione del paziente affetto da patologie respiratorie, specialmente nell’ambito della BPCO e asma e dei pazienti in ventilazione domiciliare, permettendo di valutare lo stato di salute, la qualità di vita, la compliance e l’efficacia del trattamento. L’innovazione tecnologica che permette il controllo remoto di vari parametri clinici e fisiologici sta modificando il nostro approccio alla patologia cronica respiratoria consentendo al paziente un maggior feedback con il centro di cura e al medico un migliore controllo dello stato di salute del paziente con possibili ripercussioni positive sui costi sanitari. Queste tecnologie, utilizzando strumenti digitali e informatizzati, permettono un modello di assistenza personalizzata sempre più centrato sulle reali esigenze e sui bisogni del paziente. La gran parte degli studi di telemonitoraggio ha dimostrato buona efficacia, sicurezza, sostenibilità e flessibilità; permangono controversie sulle problematiche medico-legali e sul reale impatto sui costi sanitari.