Rassegna di Patologia dell'Apparato Respiratorio https://www.aiporassegna.it/ <p><strong>Rassegna di Patologia dell'Apparato Respiratorio</strong> è la Rivista ufficiale dell'Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS).<br />Pubblica, in lingua italiana o inglese, lavori scientifici inerenti la ricerca clinica e di laboratorio e le osservazioni cliniche pertinenti alla fisiopatologia e alla patologia delle malattie dell'apparato respiratorio.<br /><br /></p> <p><strong>Periodicità</strong>: trimestrale<br />ISSN 2531-4920<br /><br />Censita in EMBASE, The Exerpta Medica Database</p> <p><a href="informazioni-submission"><strong>Submission online</strong></a></p> AIPO RICERCHE it-IT Rassegna di Patologia dell'Apparato Respiratorio 0033-9563 <p>Tutti gli Autori che hanno contribuito alla stesura del manoscritto devono presentare una copia compilata e firmata (firma originale) del documento “<a href="https://www.aiporassegna.it/Cessione-diritti-autore.pdf" target="_blank" rel="noopener"><strong>Cessione diritti d’Autore</strong></a>”.</p> <p>Firmando il documento, gli Autori confermano di aver letto e accettato i seguenti termini e condizioni:</p> <p style="padding-left: 40px;">• il manoscritto è stato redatto secondo le norme editoriali della rivista <br>• il manoscritto è originale e non è stato pubblicato in precedenza<br>• sono state ottenute tutte le autorizzazioni (es: riproduzione di figure/tabelle tratte da altre fonti)<br>• il copyright sarà trasferito alla rivista, previa accettazione del manoscritto</p> <p>Il documento dovrà essere compilato e firmato da tutti gli Autori dell’Articolo ed inviato via email a <a href="mailto:edizioni@aiporicerche.it">edizioni@aiporicerche.it</a>.</p> <p>Scarica il documento “<strong><a href="https://www.aiporassegna.it/Cessione-diritti-autore.pdf" target="_blank" rel="noopener">Cessione diritti d’Autore</a></strong>”</p> Educazionale, Prevenzione ed Epidemiologia https://www.aiporassegna.it/article/view/749 <p>L’anno 2023 è stato caratterizzato da un ripristino di attività in tutti gli ambiti delle Pneumologie Italiane con particolare attenzione all’integrazione dei servizi tra Ospedale e Territorio. La pandemia da COVID-19, inizialmente gestita in toto nei reparti ospedalieri, è stata successivamente controllata tramite l’attivazione di percorsi territoriali di vaccinazione dei soggetti ad incrementato rischio di ospedalizzazione e a seguire della popolazione generale. La risposta ottenuta ha evidenziato l’importanza di percorsi informativi, educativi ed assistenziali nella popolazione ma anche i rischi legati a erronee informazioni e a campagne mediatiche poco trasparenti e basate su informazioni e fonti non corrette. L’opinione pubblica si è profondamente divisa sul tema del vaccino per SARS-CoV-2 ed è ora esperienza comune per gli Pneumologi ospedalieri incappare nel rifiuto anche di vaccinazioni consolidate (anti-influenzale, anti-pneumococco, etc.) da parte di pazienti potenzialmente a rischio di riacutizzazione su base virale della propria patologia respiratoria cronica.</p> Carlo Barbetta Copyright (c) 2024 Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS) https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 2024-09-05 2024-09-05 39 61 62 10.36166/4920-749 Fisiopatologia Respiratoria ed Esercizio Fisico https://www.aiporassegna.it/article/view/750 <p>È con grande piacere che, anche quest’anno, rinnoviamo l’appuntamento con la rubrica “Correva l’anno…”, un’occasione a noi molto cara per suggerire alcuni articoli della letteratura internazionale riguardanti la Fisiopatologia Respiratoria pubblicati nel corso del 2023. Gli articoli selezionati, non necessariamente i più importanti o “blasonati”, ci hanno fornito interessanti spunti di discussione e riflessione. Per questo speriamo che possano stimolare la curiosità e la voglia di approfondimento dei nostri lettori.</p> Mauro Maniscalco Copyright (c) 2024 Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS) https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 2024-09-05 2024-09-05 39 63 65 10.36166/4920-750 BPCO, Asma e Malattie Allergiche https://www.aiporassegna.it/article/view/751 <p>Nell’articolo di Xu et al. <sup>1</sup> gli autori hanno studiato la relazione tra il calcio presente nella parete delle coronarie (CAC) e la mortalità dei pazienti ricoverati per un’esacerbazione acuta di Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Sono stati arruolati 93 pazienti con un’età media di 75 anni di cui il 87% uomini. Di questi, 21 non avevano calcificazioni coronariche, 39 avevano calcificazioni coronariche da 1 a 3 e 33 da 4 a 12. Non vi erano differenze significative e nella percentuale di pazienti con i tradizionali fattori di rischio cardiovascolare (ipertensione, dislipidemia, diabete e fumo) tra i diversi gruppi di punteggio CAC. Il <em>follow-up</em> è durato in media 2,9 anni, in cui si sono verificati 51 decessi. All’analisi univariata, il punteggio CAC compreso tra 4 e 12, l’ipertensione arteriosa e il FEV<sub>1</sub>% erano i predittori di mortalità per tutte le cause. Un punteggio CAC compreso tra 4 e 12 è stato l’unico predittore significativo di mortalità nell’analisi multivariata. Gli studi con numerosi pazienti, come il <em>Multi-Ethnic-Study of Atherosclerosis</em> (MESA), supportano l’utilità del punteggio Agatston-CAC per la prognosi di eventi cardiaci avversi e per la prevenzione primaria: nel MESA il rischio di eventi coronarici era aumentato di quasi 10 volte tra i partecipanti con punteggi Agatston-CAC superiori a 300 rispetto a quelli senza calcio coronarico. Pertanto, le linee guida SCCT affermano che un Agatston-CAC superiore a 300 è associato a un rischio cardiovascolare da moderato a grave e raccomandano l’inizio di statine e aspirina. Il punteggio Agatston prevede una TAC dedicata con ECG relato.</p> Francesco Bini Copyright (c) 2024 Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS) https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 2024-09-05 2024-09-05 39 66 68 10.36166/4920-751 Terapia Intensiva Respiratoria https://www.aiporassegna.it/article/view/752 <p>La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) rappresenta circa il 10% dei ricoveri in Terapia Intensiva con una mortalità che arriva fino al 45% nelle forme gravi. L’ARDS include varie condizioni con diverse eziologie che condividono caratteristiche clinico-patologiche comuni tra cui: 1) una maggiore permeabilità della membrana alveolo-capillare, con conseguente edema infiammatorio; 2) un aumento del tessuto polmonare non aerato con conseguente incremento dell’elastanza polmonare; e 3) un aumento dello spazio morto che causa ipossiemia e ipercapnia. Le linee guida pratiche della Società Europea di Intensive Care Medicine (ESICM) recentemente pubblicate <sup>1</sup> forniscono un’attenta disamina su questo argomento. Il documento, infatti, contiene 21 raccomandazioni riguardanti le strategie di supporto non farmacologico (ad eccezione dell’utilizzo dei bloccanti neuromuscolari) limitate alla popolazione adulta e combinano un’attenta revisione della letteratura all’opinione di un pannello di esperti. Da sottolineare che rispetto alle linee guida precedenti questo documento aggiunge alcuni domini quali la definizione, i fenotipi, gli alti flussi umidificati e riscaldati (HFNC) e la ventilazione meccanica non invasiva (NIV). Per quanto riguarda i supporti respiratori non invasivi, viene raccomandato l’utilizzo di HFNC rispetto all’ossigenoterapia convenzionale (COT) con un livello di evidenza moderato nel ridurre il tasso di intubazione; al contrario non viene fornita alcuna raccomandazione né a favore né contro l’utilizzo di HFNC vs COT nel ridurre la mortalità.</p> Lara Pisani Copyright (c) 2024 Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS) https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 2024-09-05 2024-09-05 39 69 71 10.36166/4920-752 Pneumopatie Infiltrative Diffuse e Patologia del Circolo Polmonare https://www.aiporassegna.it/article/view/753 <p>Nell’ambito delle Pneumopatie Infiltrative Diffuse e della Sarcoidosi, nel 2023 ci sono state importanti novità provenienti dalla letteratura scientifica, che hanno contribuito ad arricchire le nostre conoscenze, modificare il nostro punto di vista e orientare il nostro operato nella pratica quotidiana, mediante la stesura di documenti ufficiali. Gli articoli pubblicati nel 2023 selezionati e qui commentati riguardano: 1) il trattamento della fibrosi polmonare idiopatica (IPF) e di altre interstiziopatie polmonari fibrosanti progressive (PPF) secondo il position paper della società scientifica australiana e neozelandese (TSANZ), perché fornisce importanti spunti di riflessione in contrasto con le attuali linee guida ATS/ERS; 2) l’integrazione, nella realtà, dei pattern radiologici proposti dalle linee guida per la diagnosi di IPF e polmonite da ipersensibilità fibrosante (fHP); 3) il trattamento con steroidi nei pazienti con diagnosi di sarcoidosi polmonare ad un dosaggio inferiore a quello che è stato spesso utilizzato fino ad ora.</p> Claudia Ravaglia Copyright (c) 2024 Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS) https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 2024-09-05 2024-09-05 39 72 74 10.36166/4920-753 Il Gruppo Oncologico Multidisciplinare (GOM) del tumore del polmone ad Arezzo https://www.aiporassegna.it/article/view/725 <p>Il tumore del polmone rappresenta una vera emergenza sanitaria per impatto epidemiologico e prognostico. Al pari delle altre patologie oncologiche richiede il coinvolgimento integrato degli specialisti che si approcciano alle diverse tappe del percorso clinico-assistenziale della malattia dalla diagnosi, alla caratterizzazione molecolare, alle strategie terapeutiche nel contesto di un gruppo oncologico multidisciplinare (GOM) con modelli applicativi diversamente operativi nelle varie realtà locali. Lo scopo di questo lavoro, tratto dagli atti del Congresso svoltosi il 24 giugno 2023, è presentare il percorso e l’attività del GOM del polmone di Arezzo, costituitosi più di 30 anni fa, in cui tutti i componenti del gruppo svolgono un ruolo chiave in modo integrato e sequenziale allo scopo di consentire la presa in carico globale del paziente con sospetta o accertata neoplasia primitiva polmonare, dal sospetto diagnostico alla scelta condivisa della migliore strategia terapeutica.</p> Raffaele Scala Vianella Agostinelli Alfonso Baldoncini Simona Borghesi Andrea Campione Andrea Carnevali Daniela Cardelli Giulio Corsi Lorenzo Droandi Laura Gambassi Sabrina Giusti Antonella Lorenzoni Marco Ghisalberti Pierluigi Losardo Uberto Maccari Elena Magnani Carlo Milandri Sara Nanni Piero Paladini Alessandro Pancrazzi Paola Pernici Cristina Rosadoni Maria Pia Rosito Vania Rossi Michele Sisani Marianna Turrini Duccio Venezia Beatrice Verdelli Katia Ferrari Copyright (c) 2024 Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS) https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 2024-07-15 2024-07-15 39 75 85 10.36166/10.36166/2531-4920-725 Management and treatment decisions in progressive pulmonary fibrosis https://www.aiporassegna.it/article/view/726 <p><strong>Background</strong>. Interstitial lung diseases (ILDs) include about 200 different, chronic, pathological entities characterized by similar clinical features. The development of interstitial fibrosis, during the course of these diseases is considered a common, unpredictable, irreversible and self-sustaining mechanism of progression with decline of pulmonary function and respiratory symptoms till death. In recent years many efforts and attention have been made by scientists bringing to definition of the “progressive phenotype” that can be considered as “a disease inside the disease” with similar genetic, pathological and clinical characteristic regardless of the initial fibrotic pathology. <br><strong>Objective</strong>. In this review, we have explored the state of the art and the most recent literature around progressive pulmonary fibrosis (PPF); definition, early detection, molecular basis and therapy. <br><strong>Methods</strong>. We searched papers published in English language on PubMed using the keywords: “interstitial lung disease”, “progressive pulmonary fibrosis”, “idiopathic pulmonary fibrosis”, “pirfenidone”, “nintedanib”. Results. Since the initial therapy must be set according the underlying desease, antifibrotic drugs (nintedanib and pirfenidone), initially indicated only to slow the progression in Idiopathic pulmonary fibrosis (IPF) have been recently considered effective to slow the progression in other ILDs. <br><strong>Conclusion</strong>. It is extremely important to recognize early the PPF by means of physiological and radiological follow-up. Currently, no serum biomarkers are available for monitoring or predict disease progression so, we need more randomized clinical trial to better investigate the hallmarks of progression and the effects of antifibrotic drugs to modify prognosis of these patients.</p> Roberto Lipsi Stefano Baglioni Amir Eslami Meridiana Dodaj Copyright (c) 2024 Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS) https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 2024-09-05 2024-09-05 39 86 90 10.36166/10.36166/2531-4920-726 Strategie integrate e multidisciplinari di assistenza respiratoria non invasiva in un caso di insufficienza respiratoria acuta grave in UTIP https://www.aiporassegna.it/article/view/727 <p class="p1">Si descrive il caso di un uomo di 74 anni, affetto da insufficienza respiratoria acuta ipossiemico-ipocapnica (PaO2/FiO2 88 mmHg; in ossigenoterapia ad alti flussi umidificati e riscaldati e FiO2 al 60%) secondaria a bronchiolite diffusa da virus dell’Influenza A e polmonite bilaterale polimicrobica (<em>Haemophilus Influenzae </em>e<em> Stenotrophomonas Maltophila</em>) gestito in un <em>setting</em> multidisciplinare. Una strategia integrata basata sull’applicazione di supporti respiratori non invasivi, analgosedazione, terapia posturale (Posizione di Rodin) e di un programma incrementale di fisiochinesiterapia comprensivo di tecniche come l’<em>high frequency chest wall oscillation</em> è stata determinante per la gestione complessa del caso fino a svezzamento complemento dall’ossigenoterapia (PaO2/FiO2 300 mmHg, FiO2 21%).</p> Teresa Renda Simone Ielo Barbara Fricelli Gabriella Tacconelli Antonino Cipolla Gianmarco Gasparini Raffaele Scala Copyright (c) 2024 Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS) https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 2024-09-05 2024-09-05 39 91 95 10.36166/10.36166/2531-4920-727 Inalazione di denti: due casi con una terapia in comune https://www.aiporassegna.it/article/view/724 <p class="p1">Presentiamo un caso di inalazione di protesi dentaria in un paziente con OSAS in trattamento con CPAP, che, per caratteristiche cliniche, è sovrapponibile ad uno, in precedenza pubblicato, di inalazione di denti. In entrambi i casi, con presumibile certezza, l’inalazione è stata favorita dalla ventilazione notturna in posizione supina.</p> Luigi Pinto Ersilia Tedeschi Michele Maiellari Michele Bitetto Giancarlo De Leo Pietro Schino Franco Mastroianni Carlo D'Auria Copyright (c) 2024 Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS) https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 2024-09-05 2024-09-05 39 96 99 10.36166/10.36166/2531-4920-724 Il ruolo fondamentale del team multidisciplinare nel carcinoma adenoido-cistico della trachea https://www.aiporassegna.it/article/view/754 <p>Uomo di 57 anni, ex fumatore da oltre 20 anni, camionista, senza patologie di base, giungeva alla nostra attenzione per dispnea, ortopnea, oppressione toracica ed emoftoe. La sintomatologia dispnoica era insorta da circa 1 mese, dapprima sotto sforzo, indi a riposo. Il paziente si era sottoposto a Rx torace (Fig. 1) e ad accertamenti cardiologici (ECG ed ecocardio) con risultati nella norma; dopo la comparsa di emoftoe si era recato in Pronto Soccorso. Obiettivamente erano presenti cornage e tirage che si accentuavano con la posizione supina (il paziente riferiva di non dormire da almeno 3 notti). Veniva effettuata una visita otorinolaringoiatrica con un reperto non significativo. Il paziente veniva quindi sottoposto a TAC torace con mezzo di contrasto (Fig. 2) che evidenziava stenosi di circa il 70% del lume tracheale nella sua porzione prossimale per la presenza di neoformazione a base di impianto sul versante laterale sinistro con erosione della cartilagine ed estensione cranio-caudale per circa 16 mm. Domenica pomeriggio, indisponibilità di R.O.S.E., paziente marcatamente dispnoico; si concordava con il chirurgo toracico immediata disostruzione broncoscopica in previsione di chirurgia radicale nel sospetto di carcinoma adenoido-cistico della trachea.</p> Federico Antenora Luca Ampollini Veronica Alfieri Giovanni Bocchialini Maria Majori Copyright (c) 2024 Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS) https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 2024-09-05 2024-09-05 39 100 102 10.36166/4920-754 Applicazione della radiomica nelle patologie dell’apparato respiratorio https://www.aiporassegna.it/article/view/756 <p class="p1">Le patologie polmonari rappresentano un ambito di notevole interesse nell’analisi radiomica, in un’era caratterizzata da straordinari progressi tecnologici facilitati dall’impiego di algoritmi di intelligenza artificiale (IA) applicabili alla scienza medica. Questi algoritmi avanzati potrebbero consentire un significativo miglioramento nella diagnosi precoce, nella stadiazione e nella gestione terapeutica dei pazienti, grazie all’estrazione di parametri matematici integrabili ai dati clinico-funzionali e laboratoristici del paziente. Le tecniche convenzionali di analisi delle immagini radiologiche, fondate sull’interpretazione visiva, presentano limitazioni significative nella rilevazione di minimi e sottili cambiamenti tissutali e nella precisa quantificazione delle caratteristiche intrinseche della patologia in esame. Queste restrizioni persistono nonostante l’uso di apparecchiature avanzate e altamente sofisticate, come i tomografi multidetettore ed i tomografi di ultima generazione di RM ad alto campo. La radiomica, nata dalla ibridazione dei termini “radio” ed “omica”, rappresenta un approccio innovativo per l’analisi integrata e approfondita delle immagini mediche. Utilizza metodi matematici computerizzati basati su funzioni statistiche, che vengono integrati con dati clinici, laboratoristici e funzionali, per valutare indagini diagnostiche come la tomografia computerizzata (TC), la risonanza magnetica (RM) e la PET-TC. Questo approccio consente di estrarre informazioni quantitative che non sarebbero visibili tramite un’analisi visiva convenzionale, identificando nuovi biomarcatori diagnostici potenzialmente predittivi degli esiti clinici con l’obiettivo di migliorare il percorso diagnostico-terapeutico del paziente. La radiomica offre una visione “oltre i limiti dell’occhio umano”, affiancando alla valutazione visiva immediata e di impatto (fenotipo) una valutazione più approfondita e complessa, caratterizzata da numerosi biomarcatori ancora in fase di definizione e validazione (endotipi computerizzati). Il suffisso “omica” è associato a varie discipline bio-molecolari come genomica, proteomica e metabolomica, che estraggono informazioni da geni, molecole, proteine e tessuti, integrandosi in una valutazione multiparametrica clinica altamente avanzata. La radiomica, combinata con l’intelligenza artificiale, si propone quindi come uno strumento capace di fornire una valutazione diagnostica più precisa della malattia in esame, oltre a offrire supporto nella valutazione della risposta al trattamento.</p> Gaetano Rea Roberta Lieto Giacomo Sica Stefano Sanduzzi Zamparelli Claudio Candia Marialuisa Bocchino Copyright (c) 2024 Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS) https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 2024-09-05 2024-09-05 39 103 106 10.36166/4920-756 Aggiornamenti documento GINA 2024: cosa c’è di nuovo? https://www.aiporassegna.it/article/view/757 <p>L’aggiornamento 2024 delle raccomandazioni GINA (Global INitiative for Asthma) per la gestione ed il trattamento dell’asma mette in evidenza nuove informazioni basate sulla revisione della recente letteratura da parte di un gruppo internazionale di esperti. Il documento risulta uno strumento pratico per una delle malattie polmonari croniche più comuni al mondo.</p> Gianluca Manganello Ludovica Capitelli Fausto De Michele Copyright (c) 2024 Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS) https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 2024-09-05 2024-09-05 39 107 109 10.36166/4920-757 Uomo, ex fumatore con pregressa diagnosi di tumore fibroso solitario della pleura https://www.aiporassegna.it/article/view/758 <p>Uomo di 80 anni, <strong>ex fumatore</strong> (100 P/Y), imprenditore in pensione. Nessuna esposizione significativa. Nessuna familiarità per malattie respiratorie o reumatologiche. Affetto da c<strong>ardiopatia ischemica cronica</strong> trattata con angioplastica e apposizione di stent medicati, complicata da successiva ostruzione; arteriopatia obliterante degli arti inferiori; ateromasia dei tronchi sovraortici; diabete mellito; <strong>insufficienza renale cronica</strong>; <strong>adenocarcinoma del polmone</strong> trattato con lobectomia superiore destra e linfoadenectomia.</p> Cristina Pavano Venerino Poletti Sara Piciucchi Copyright (c) 2024 Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS) https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 2024-09-05 2024-09-05 39 110 113 10.36166/4920-758