La criobiopsia mediastinica transbronchiale: fattibilità, resa diagnostica e prospettive cliniche di applicazione
Abstract
Benché ampiamente utilizzato per la definizione delle lesioni del mediastino, l’Endobronchial Ultrasound Guided Transbronchial Needle Aspiration (EBUS-TBNA) è gravato da una bassa resa diagnostica in tutte le patologie la cui identificazione differisca significativamente tra analisi citologica ed analisi istologica (es. disordini linfoproliferativi, granulomatosi polmonari). In epoca di targeted therapy per il trattamento del tumore primitivo del polmone non a piccole cellule (Non-Small Cell Lung Cancer, NSCLC), la possibilità di esecuzione delle indagini genetiche (Next Generation Sequencing, NGS) e della ricerca delle mutazioni driver, si fonda sulla qualità dei campioni citologici/istologici prelevati dalle lesioni target; per l’EBUS-TBNA, i crushing artifacts e la contaminazione ematica possono ridurre la qualità del campione. La criobiopsia mediastinica transbronchiale (Transbronchial Mediastinal Cryobiopsy, TMC) è una tecnica mininvasiva che consente di ottenere campioni istologici architetturalmente conservati; rispetto all’EBUS-TBNA, la TMC ha una miglior resa diagnostica per le neoplasie ematologiche, e tipicamente, ma non sempre, per i tumori solidi rari maligni e le patologie polmonari benigne. La tecnica di esecuzione della TMC e la gestione peri-procedurale del paziente non sono ad oggi standardizzate. Sono necessari studi randomizzati controllati per identificare l’esatto ruolo della TMC nella diagnostica delle patologie del mediastino.
Affiliazioni
Licenza

Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Copyright
© Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS) , 2025
Come citare
- Abstract visualizzazioni - 56 volte
- PDF downloaded - 32 volte