“Panta rei”: una “chiave di lettura” per la moderna Pneumologia?
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«Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell’impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va.» L’espressione “Panta rei” (πάντα ῥεῖ), tradotta in italiano come “tutto scorre” e molto conosciuta e pronunciata anche nella sua formulazione in greco antico, è considerata una delle più influenti massime della storia della filosofia occidentale, attribuita al filosofo Eraclito, vissuto tra il VI e il V secolo a.C. a Efeso, città ionica della penisola turca dell’Anatolia 1 (Fig. 1).
Se immaginiamo di trasferire la “chiave filosofica” esportabile dal “Panta rei” alla moderna Pneumologia, possiamo pensare di decifrarla e declinarla nelle diverse caratterizzazioni che ha avuto la nostra disciplina dalla seconda metà del secolo scorso fino ad oggi, dalla nascita e dallo sviluppo della tisiologia, alla diffusione dello studio delle malattie ostruttive e interstiziali polmonari, dell’allergologia, dell’interventistica, della riabilitazione, della terapia intensiva, dei disturbi respiratori sonno-correlati, della pneumo-oncologia e della fisiopatologia respiratoria fino a giungere alle attuali conoscenze sulla infezione pandemica COVID-19.
Se spostiamo il “focus” del “Panta rei” sulle rubriche radiologiche della Rassegna, il “Panta rei” è esemplificato dalla nascita della nuova serie “Pulmonology FM” curata da Sara Piciucchi, Cristina Pavani e Venerino Poletti che segue le indimenticabili e indimenticate precedenti esperienze di “Radiology: Tips & Tricks” curata da Giorgia Dalpiaz e de ”L'Angolo di ToraX” curata da Mario Maffesanti 2,3.
Con un format nuovo che richiama il classico canale radiofonico anglosassone FM, la nuova rubrica intende coniugare i segni radiologici con quelli funzionali e biologici polmonari “sintonizzando” il lettore sui diversi e complessi scenari di interpretazione clinica dell’imaging allo scopo di indicare la “chiave di lettura” per un corretto approccio multidisciplinare gestionale di patologie polmonari di non immediata codifica clinico-nosografica. Bisogna fare i complimenti ai curatori, perché a mio avviso, la modalità narrativa di “Pulmonology FM” è sicuramente innovativa e foriera di spunti sapienti di integrazione culturale su patologie pneumologiche a difficile “chiave di codifica” con cui lo Pneumologo moderno si deve cimentare sempre più spesso nella pratica clinica (Fig. 2).
Pur nella sua originalità strutturale, la rubrica si muove lungo le stesse linee di indirizzo che hanno sancito il successo delle precedenti serie editoriali. In primis, la straordinaria capacità di esprimere in modo semplice, sintetico e chiaro contenuti didattici ad alta complessità interpretativa a partire da segni radiologici indicativi di pneumopatie di diversa eziologia e patogenesi. In secondo, l’applicazione del metodo induttivo, dal latino inductio, termine che significa letteralmente “portar dentro”, ma anche “chiamare a sé”, “trarre a sé”, è un procedimento che cerca di stabilire una legge universale partendo da singoli casi particolari 4; quindi dal segno alla patologia secondo un iter operativo che ricalca il razionalismo ideativo sillogistico sulle orme della logica Cartesiana 5, per permettere al lettore di fruire al massimo del contenuto culturale e scientifico del contributo presentato.
In terzo luogo, la filosofia del “tutti per uno e uno per tutti” 6 in cui la valutazione multidisciplinare di esperti della materia che guardano la stessa da diversi punti di vista diventa la strategia vincente per svelare la “combinazione segreta” per giungere alla soluzione sinergica e integrata del “rebus” nascosto dietro segni radiologici oscuri.
Infine “Pulmonology FM“, così come “Radiology: Tips & Tricks” e ”L'Angolo di ToraX”, si profila secondo la logica che anima la nostra Rassegna cioè quella educazionale, ad alto contenuto didattico, quale fucina culturale per lettori giovani e meno giovani volta ad “alzare l’asticella della nostra Specialità” 7. Solo in questo modo lo Pneumologo che lavora a fianco e in sintonia con altri specialisti potrà ricoprire un ruolo sempre più di primo piano nella gestione a 360 gradi delle malattie dell’apparato respiratorio rendendosi quale interlocutore culturale indispensabile di fronte a sfide sempre più difficili in tema di diagnosi e terapia delle malattie respiratorie.
In conclusione, seguendo la filosofia di Eraclito, se è vero che tutto cambia, allo stesso tempo e in un certo senso è anche vero che le cose permangono. “Un fiume è sempre lo stesso fiume anche se composto da diverse gocce d’acqua”.
Figure e tabelle
Riferimenti bibliografici
- Nacci J. Eraclito: il “panta rei” e il logos. Videolezione del 25 marzo. 2012; 4:32.
- Dalpiaz G. Swollen lymph nodes. Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio. 2021; 36:269. DOI
- Maffesanti M. Radiology: Tips & Tricks di Giorgia Dalpiaz. Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio. 2014; 29:119.
- Aristotele. Topici, I, 12, 105 a 11.
- Descartes R. Discours de la méthode pour bien conduire sa raison, et chercher la verité dans les sciences. Plus la Dioptrique. Les Meteores. Et la Geometrie. Qui sont des essais de cette Methode. Leyde, de l’Imprimerie de Ian Maire, 1637, rist. anast. Conte Editore: Lecce; 1987.
- Dumas A. Capitolo IX. In Guido Paduano (a cura di). I tre moschettieri. L’Espresso. 2013.
- Scala R. Ritorno al futuro: viaggio tra utopia e certezza. Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio. 2020; 35:1-3. DOI
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