Educazione e autogestione
Abstract
L’intervento educativo è fondamentale per una corretta gestione della malattia respiratoria cronica e nella riabilitazione polmonare (RP). Occorre puntare alla piena collaborazione del paziente nell’autogestione della malattia (self management) aiutandolo a sviluppare la consapevolezza di saper gestire le varie condizioni di salute che si possono presentare (self efficacy), come riconoscere una riacutizzazione, e la corretta assunzione della terapia, in piena collaborazione e condivisione con i sanitari, tramite controlli programmati (counseling). Tali azioni si sono dimostrate efficaci in termini di miglioramento clinico e della qualità della vita.
Articolo
Lo stato di salute nel paziente respiratorio dipende anche da quanto il paziente stesso, consapevole del proprio stato, acconsente di modificare alcuni comportamenti, come ad esempio smettere di fumare, e di assumere regolarmente la terapia prescritta farmacologica e mantenere uno stile di vita attivo. Questo è un problema molto presente e importante in tutte le malattie croniche come, per esempio, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) dove l’aderenza al trattamento è intorno al 50% 1 e a essa ne consegue un peggioramento dello stato di salute, un aumento delle riacutizzazioni, dei ricoveri ospedalieri, della mortalità. L’intervento educativo è fondamentale per una corretta gestione della malattia respiratoria cronica e ugualmente importante nella riabilitazione pneumologica.
Non si possono quindi considerare disgiunti gli interventi educativi dal contesto della riabilitazione pneumologica.
Nel tempo l’approccio educativo da puramente didattico si è trasformato in un approccio volto a un cambiamento comportamentale; puntando all’acquisizione da parte del paziente di uno stile collaborativo nell’autogestione della patologia (self management) si è visto infatti che programmi solo educativi e informativi non hanno un impatto sullo stato di salute quanto quelli che si rivolgono al cambiamento dello stile di vita condiviso e partecipato. Infatti, è importante che si sviluppi quell’auto fiducia (self efficacy) che è sostanzialmente la consapevolezza di saper gestire autonomamente ed efficacemente le varie situazioni che si possono presentare. Tutto ciò porta il paziente a collaborare e a condividere con i sanitari la gestione della propria malattia 2-4 sviluppando quel rapporto empatico fondamentale nel rapporto di relazione medico-paziente. Questo approccio può essere maggiormente sostenuto nel programma di riabilitazione.
Il paziente dovrà quindi essere in grado di: riconoscere l’insorgenza delle manifestazioni cliniche di una riacutizzazione, saper reagire prontamente e in maniera corretta anche introducendo la terapia al bisogno, sfruttare al massimo le sue capacità fisiche residue minimizzando gli effetti della malattia sulla qualità di vita, imparare a usare i farmaci correttamente e al momento giusto. L’auto efficacia si rinforza poi soprattutto con un continuo scambio di informazioni con gli operatori sanitari che dovranno incoraggiare il progressivo cambio comportamentale, sottolineando le evidenze positive che tale comportamento dà al miglioramento clinico.
Si è visto che gli interventi di self management comprensivi di un piano d’azione condiviso migliorano la qualità della vita e riducono il rischio di ricoveri ospedalieri per cause respiratorie 5. Nello stesso tempo un counseling programmato, in remoto, di un fisioterapista nel periodo di mantenimento, aumenta la capacità di autogestione e il mantenimento nel tempo dei risultati ottenuti dopo il ciclo terapeutico.
Raccomandazioni È fondamentale sollecitare il paziente ad assumere uno stile di vita corretto mettendo in atto alcuni comportamenti essenziali come smettere di fumare, assumere la terapia in maniera corretta e in piena aderenza alla prescrizione data, mantenere una attività motoria quotidiana. L’intervento educativo è fondamentale per una corretta gestione della malattia respiratoria cronica e ugualmente importante nella riabilitazione polmonare. Non si possono quindi considerare disgiunti gli interventi educativi dal contesto della riabilitazione pneumologica. Occorre puntare alla piena collaborazione del paziente nell’autogestione della malattia (self management) aiutandolo a sviluppare la consapevolezza di saper gestire le varie condizioni di salute che si possono presentare (self efficacy) in piena collaborazione e condivisione con i sanitari con controlli programmati (counseling). Tali azioni si sono dimostrate efficaci in termini di miglioramento clinico e della qualità della vita.
Riferimenti bibliografici
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