Perché una rubrica come “Pneumopillole”?
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La Pneumologia, in Italia e nel resto del mondo occidentale, sta vivendo trasformazioni epocali estremamente rapide ed accelerate in modo vertiginoso dalla pandemia che tutti stiamo vivendo in prima persona e che, si può affermare senza timore di essere smentiti, ha stravolto le nostre vite personali e professionali. Negli ultimi anni si è discusso spesso su come far recuperare alla nostra disciplina una centralità che stava perdendo, forse a causa di una gestione non lungimirante da parte di alcuni ma anche per le scelte di amministratori e politici `volte più ai tagli lineari piuttosto che alla programmazione e allo sviluppo della Sanità in Italia. La pandemia ha portato alla luce le carenze strutturali del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) legate ad un decennio di costante sotto-finanziamento con carenza di personale e progressiva riduzione delle Unità Operative, tra cui anche quelle di Pneumologia. Tutto questo avveniva nonostante il grande sviluppo in ambito di medicina respiratoria per quanto riguarda gli aspetti diagnostici e tecnologici oltre ai trattamenti farmacologici innovativi. Un esempio è la ventilazione meccanica non invasiva, gestita nell’ambito delle Terapie Semintensive Respiratorie e che nell’ultimo anno ha permesso di salvare un gran numero di vite grazie alle competenze ed alla dedizione degli Pneumologi. Questi aspetti sono quelli che probabilmente hanno fatto crescere la consapevolezza fra amministratori e politici dell’importanza della Pneumologia, anche al di fuori del contesto pandemico, fatto testimoniato dall’enorme aumento dei posti finanziati nelle Scuole di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Respiratorio (quasi triplicati in occasione dell’attuale anno accademico). Questo importante risultato responsabilizza tutti gli Pneumologi verso un impegno ancora più intenso, anche per la formazione degli specialisti del futuro. Un altro campo nel quale abbiamo assistito ad una crescita delle conoscenze dei meccanismi patogenetici e delle opzioni farmacologiche è l’asma grave, grazie allo sviluppo prima e alla disponibilità poi di un numero sempre più grande di anticorpi monoclonali e opzioni terapeutiche non farmacologiche come la termoplastica bronchiale, di stretta competenza pneumologica e che necessitano di elevata esperienza per una corretta gestione e risultati ottimali. Lo stesso è avvenuto in oncologia polmonare, dove il rapido susseguirsi di farmaci biologici e immunologici e il miglioramento della diagnostica grazie anche alla Endoscopia Toracica hanno portato ad un vero salto di qualità in questo settore. La crescente disponibilità degli anticorpi monoclonali e delle terapie immunologiche va inquadrata nel contesto della medicina di precisione e della medicina personalizzata, che consentono di indirizzare i trattamenti in modo mirato e di ridurre i costi. Di conseguenza, questo approccio permette una più elevata efficacia delle terapie, poiché i trattamenti vengono e verranno scelti sempre di più in base alle caratteristiche del paziente, anche grazie alla disponibilità di biomarker e allo studio delle mutazioni genetiche che permettono di selezionare con crescente precisione i probabili pazienti “responder” rispetto ai “non responder”. Le tecniche endoscopiche di valutazione delle vie aeree e del torace rappresentano, insieme all’imaging e alla fisiopatologia respiratoria, un baluardo nella diagnosi delle patologie polmonari e hanno dato un grande contributo alle attuali conoscenze sul ruolo dell’infiammazione nelle malattie polmonari. Non dobbiamo poi dimenticare l’importante ruolo dello Pneumologo nella gestione delle malattie neuromuscolari come la SLA, e proprio la fragilità e complessità di questi pazienti insieme alla loro difficoltà di gestione nel momento storico attuale sta spingendo finalmente ad una più rapida diffusione della telemedicina. Questa richiede competenze specifiche, anche dal punto di vista tecnologico e della diffusione dell’accesso a questo tipo di servizi anche al di fuori degli ospedali centrali e nelle diverse località all’interno della comunità. Alla luce di tutto questo è facile comprendere come la Pneumologia sia una disciplina sempre più complessa e variegata, e una rubrica in grado di poter assicurare una copertura trasversale di tutte le aree dei Gruppi di Studio AIPO-ITS, con almeno un topic per ognuno di essi in un formato compatto arricchito da ricca iconografia per rendere più piacevole la lettura, può aiutare i clinici nel loro aggiornamento e interessare la vasta e variegata platea dei lettori del nostro giornale. Rassegna ha sempre avuto uno scopo principalmente educazionale, che è importante raggiungere nel modo più “smart” possibile, per cui crediamo che Pneumopillole possa seguire questa direzione e ottenere il gradimento degli Pneumologi, anche dei più giovani, i quali vogliono aggiornarsi e che sono interessati non soltanto ad un ristretto campo della materia ma ai tanti aspetti che compongono la Pneumologia moderna.
Riferimenti bibliografici
- Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri-Italian Thoracic Society (AIPO-ITS)/Società Scientifica dei Medici di Medicina Generale (METIS). AIPO Ricerche Edizioni: Milano; 2021. Publisher Full Text
- Dutau H, Feller-Kopman D. Interventional pulmonology: between ambition and wisdom. Eur Respir Rev. 2020; 29:200146. DOI
- Phua J, Weng L, Ling L. Intensive care management of coronavirus disease 2019 (COVID-19): challenges and recommendations. Lancet Respir Med. 2020; 8:506-517. DOI
- Schoettler N, Strek ME. Recent advances in severe asthma: from phenotypes to personalized medicine. Chest. 2020; 157:516-528. DOI
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