Speciale COVID-19
Pubblicato: 2020-08-12

Asma e BPCO ai tempi del COVID

UOC Pneumologia, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Articolo

Tutti gli pneumologi sono in prima linea nell’emergenza coronavirus. A causa dell’elevato numero di pazienti ricoverati per polmonite interstiziale bilaterale, con insufficienza respiratoria secondaria, le Pneumologie hanno incrementato il numero di posti letto disponibili, in particolare delle semi-intensive, ed hanno fornito un apporto fondamentale nella gestione di questa grave emergenza sanitaria.

Il lavoro quotidiano è stato completamente stravolto, ad iniziare dal blocco dell’esecuzione delle spirometrie, considerate una manovra a rischio per la trasmissione del coronavirus, e delle visite di controllo per le malattie cronico-ostruttive. La consueta attività relativamente al monitoraggio dei pazienti affetti da asma e BPCO ed alle nuove diagnosi è passata in secondo piano, visto che tutte le risorse umane e tecnologiche sono state riservate all’emergenza COVID. Il rischio è che i pazienti affetti da asma e BPCO, che notoriamente non presentano una buona aderenza alla terapia, usino saltuariamente e in modo errato la terapia, in particolare in una stagione a rischio per gli allergici come la primavera. Con le difficoltà di accesso agli Ospedali, un’altra eventualità è che i pazienti perdano i consueti punti di riferimento per la gestione della malattia.

Per questo, il 27 aprile è stato organizzato un webinar dal comitato scientifico del Registro Asma Grave, composto da Claudio Micheletto, Fausto De Michele, Adriano Vaghi e Leonardo Antonicelli. Durante il webinar sono state raccolte le domande da parte delle maggiori Associazioni di Pazienti: Simona Barbaglia, Presidente di Respiriamo Insieme, Salvatore D’Antonio, Presidente dell’Associazione Italiana Pazienti BPCO e Daniela Gaeta, Presidente Associazione ARIAA3.

Nel corso del webinar è stato ribadito che i soggetti asmatici non devono assolutamente sospendere la consueta terapia, che consente di prevenire le riacutizzazioni di asma e BPCO, evitando così pericolosi accessi al Pronto Soccorso o agli ambulatori, visto che nelle zone endemiche è particolarmente a rischio frequentare ambienti sanitari. Le terapie antiasmatiche non hanno alcuna controindicazione, anzi da alcune osservazioni le terapie inalatorie steroidee sembrerebbero prevenire le infezioni da coronavirus.

I primi dati pubblicati stanno dimostrando che, durante il periodo della pandemia, l’aderenza alla terapia inalatoria è cresciuta in modo significativo 1. La paura di incorrere in una riacutizzazione, o nel virus stesso, ha determinato un incremento delle dosi assunte dai pazienti con asma o BPCO.

Le conoscenze riguardanti il virus sono ancora limitate, ma le prime osservazioni hanno evidenziato che le comorbilità possono peggiorare il rischio di mortalità 2. Tra i vari fattori attualmente non è segnalata né l’asma né la BPCO. Pertanto, il paziente con una malattia cronico-ostruttiva non risulta più a rischio per contrarre la malattia. I primi studi osservazionali hanno dimostrato che sono fattori prognostici negativi l’ipertensione, le malattie cardiovascolari, le patologie auto-immuni, mentre vi è una bassa incidenza di malattie cronico-ostruttive 3.

Tutti i centri aderenti al Registro Asma grave hanno confermato la loro disponibilità a mantenere la somministrazione dei farmaci biologici. Tutte le cure sono state assicurate, dopo triage dei pazienti. Visto il rischio di contrarre infezioni ci si è limitati alla somministrazione del farmaco.

Per verificare l’andamento dell’infezione COVID-19 è stata avviata una indagine epidemiologica tra tutti i centri aderenti al registro AIPO-AAIITO, per verificare la numerosità dei ricoveri ospedalieri e le diagnosi. La raccolta dei dati ha dimostrato, nei pazienti afferenti agli ambulatori dell’asma grave, una bassissima incidenza di infezioni da SARS-CoV-2, con un numero molto limitato di pazienti ospedalizzati. La raccolta dei dati è già stata conclusa ed è in corso una pubblicazione su una rivista internazionale.

Infine, visto che sarà molto complicato organizzare Congressi per il 2020, in collaborazione con il gruppo di studio di Fisiopatologia Respiratoria stiamo organizzando il Congresso Nazionale di Fisiopatologia Respiratoria - Asma e BPCO via webinar, per la seconda metà dell’anno.

La crisi durante l’emergenza COVID-19 apre scenari futuri per la gestione delle malattie cronico-ostruttive. Sicuramente sarà utile recuperare degli strumenti che abbiamo dimenticato, come ad esempio il monitoraggio di picco di flussi, una valutazione accurata del controllo dei sintomi. Nella difficoltà di eseguire spirometrie e visite pneumologiche si è poi accentuato il ricorso alla comunicazione per mail o per web, che in futuro rimarranno modalità utilissime per controllare la malattia ed evitare esposizione a rischi di infezione per i pazienti.

KEY MESSAGES

  1. Analizzando i risultati delle prime casistiche, asma e BPCO non rappresentano dei significativi fattori di rischio per l’ospedalizzazione da COVID-19.
  2. Durante l’epidemia da COVID è fondamentale mantenere l’aderenza alla terapia inalatoria.
  3. I centri pneumologici, pur sospendendo spirometrie e visite pneumologiche di controllo, hanno cercato di mantenere un accesso in remoto per rispondere ai bisogni dei pazienti.

Riferimenti bibliografici

  1. Kaye L, Theye B, Smeenk I. Changes in medication adherence among patients with asthma and COPD during the COVID-19 pandemic. J Allergy Clin Immunol Pract. 2020; 8:2384-5. DOI
  2. Guan WJ, Liang WH, Zhao Y. Comorbidity and its impact on 1590 patients with Covid-19 in China: a nationwide analysis. Eur Respir J. 2020. DOI
  3. Zhang JJ, Dong X, Cao YY. Clinical characteristics of 140 patients infected with SARS-CoV-2 in Wuhan, China. Allergy. 2020; 75:1730-41. DOI

Affiliazioni

Claudio Micheletto

UOC Pneumologia, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Copyright

© Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS) , 2020

Come citare

Micheletto, C. (2020). Asma e BPCO ai tempi del COVID. Rassegna Di Patologia dell’Apparato Respiratorio, 35(2), 79-80. https://doi.org/10.36166/2531-4920-A019
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