Articolo originale
Pubblicato: 2014-12-15

Consuetudini tabagiche negli studenti delle scuole superiori di Pogradec, Albania

Ospedale Universitario Pneumologico Shefqet Ndroqi, Tirana, Albania
Ospedale Universitario Pneumologico Shefqet Ndroqi, Tirana, Albania
Ospedale Universitario Pneumologico Shefqet Ndroqi, Tirana, Albania
Ospedale di Pogradec, Albania
Centro Anti-Fumo. Fisiopatologia e Riabilitazione Respiratoria, Dipartimento Vasi, Cuore e Torace, Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, Policlinico Le Scotte
Tabagismo Fumo di sigaretta Epidemiologia Comportamento dell’adolescente

Abstract

Background. Sebbene negli ultimi anni molte cose siano cambiate in Albania, mancano informazioni recenti sulle consuetudini tabagiche dei ragazzi albanesi. Per questo abbiamo studiato l’uso e le attitudini tabagiche negli studenti delle scuole superiori della città albanese di Pogradec. Materiali e metodi. Lo studio è stato condotto nelle scuole superiori di Pogradec con questionario standardizzato anonimo autocompilato in classe dagli studenti nell’aprile 2013. Risultati. Abbiamo investigato 1.136 studenti, di cui 649 (57%) ragazze e 487 (43%) ragazzi. La loro età media (± SD) era di 16,3 ± 1,7 anni. La percentuale complessiva delle risposte è stata pari al 77% degli iscritti. La percentuale dei ragazzi che fumava era maggiore rispetto alle ragazze (21% vs. 6%; p < 0,001) così come il numero medio delle sigarette fumate al giorno fra i fumatori (p < 0,001). Solo il 10% del totale dei fumatori riferiva di fumare meno di 1 sigaretta al giorno. Il tasso dei fumatori aumentava con l’accrescersi dell’età (p < 0,01). La gran parte degli studenti ha riferito di essere stata esposta negli ultimi giorni a fumo passivo in famiglia e/o a scuola (87%) e, fra chi fumava, di non avere difficoltà a procurarsi sigarette. Conclusioni. Nelle scuole superiori di Pogradec vi era una netta prevalenza di fumatori fra gli studenti maschi (21%) rispetto alle studentesse (6%). In complesso, nelle scuole albanesi è necessario organizzare programmi più efficaci e politiche anti-tabagiche mirate.

Introduzione

Il fumo di tabacco è la causa nota più frequente e prevenibile di malattia e morte; la disassuefazione e la lotta al tabagismo sono una priorità per l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) 1. In questo ambito sin dalla fine degli anni ’90 la stessa OMS, i Centers for Disease Control degli Stati Uniti e la Canadian Public Health Association hanno promosso un programma teso a monitorare le consuetudini e attitudini verso il fumo di tabacco anche in nazioni a basso reddito, dove la prevalenza di fumatori negli ultimi anni sta aumentando 2. Un settore di questo progetto, la Global Youth Tobacco Surveillance (GYTS), è rivolto agli adolescenti ed ha incluso tutte le nazioni balcaniche fra cui l’Albania, dove nel 2004 è stata condotta una indagine sull’uso del tabacco fra gli studenti di 13-15 anni, rappresentativa dell’intera nazione, ma senza successivi ulteriori follow-up 3. L’Albania ha circa 3.600.000 abitanti ed è una delle nazioni europee con età media della popolazione e reddito pro capite più bassi; sebbene la religione principale sia musulmana, la tradizione comunista ha portato una larga secolarizzazione della sua società. A partire dagli anni ’90 il passaggio all’economia di mercato ha permesso un’ampia disponibilità di sigarette di tipo occidentale e la loro promozione da parte delle multinazionali del tabacco, con incremento del loro consumo e della prevalenza dei fumatori. Dal canto opposto, nel 2004 il governo albanese ha firmato la convenzione internazionale sul controllo del tabacco (Framework Convention on Tobacco Control) e dal 2006 si è impegnato ad implementare misure tese a limitarne l’uso, come la proibizione del fumo nei pubblici uffici, e della vendita ai minorenni nonché il divieto di pubblicità alle sigarette. Se tali circostanze contrastanti abbiano ottenuto effetti e quali sui ragazzi albanesi non è noto. Per queste ragioni abbiamo condotto un ulteriore studio sull’uso del tabacco fra gli adolescenti albanesi di Pogradec.

Materiali e metodi

La fonte di informazione del presente studio è un questionario auto-compilato dagli studenti delle scuole superiori di Pogradec sulle loro abitudini, attitudini e conoscenze tabagiche.

Agli studenti fu chiesto di compilare un questionario accompagnato da una lettera di presentazione delle finalità. Chi accettava di partecipare compilava e restituiva il questionario.

Pogradec è una città di circa 50000 abitanti, posta sulle sponde del lago Ohrid, nell’area Sud-Orientale dell’Albania al confine con la Macedonia, non lontana dalla Grecia; ha due scuole superiori che hanno partecipato allo studio, condotto nella primavera del 2013 in ciascuno dei 3 anni di corso di tali scuole; la maggioranza degli studenti aveva fra 14 e 18 anni. In Albania dopo 4 anni di scuole elementari e 4 anni di medie, obbligatorie per legge, si accede alle scuole superiori che hanno una durata di 3 anni. Nel giorno prescelto per lo studio, agli studenti fu chiesto di compilare un questionario accompagnato da una lettera di presentazione delle finalità. Chi accettava di partecipare, immediatamente compilava e restituiva il questionario, durante le ore di lezione, in modo autonomo ed evitando ogni interferenza esterna; la compilazione è stata volontaria e di tipo anonimo. Gli studenti assenti in classe nel giorno dell’indagine, sono stati esclusi dallo studio. Non è stata cercata alcuna conferma oggettiva (ad esempio misura del CO in aria espirata) delle risposte fornite. Il questionario riprendeva, arricchendolo con alcune domande tratte dal GYTS 3, una formulazione già usata in una nostra precedente indagine 4, che, a sua volta, includeva i quesiti che l’OMS consiglia di assumere per conoscere le abitudini, le attitudini e le conoscenze tabagiche di una popolazione di giovani 5. Brevemente, per quanto concerne la terminologia di riferimento, erano considerati come sperimentatori i soggetti che avevano fumato almeno una volta in uno dei 30 giorni che precedevano lo studio, ma nel corso della vita in totale meno di 100 volte. Erano definiti fumatori coloro che avevano fumato almeno 1 sigaretta in uno dei 30 giorni che precedevano lo studio ed almeno 100 volte nella propria vita. I fumatori erano poi divisi in occasionali (< 1 sigaretta al giorno in media) o abituali (almeno 1 sigaretta al giorno) nei 30 giorni immediatamente precedenti la data del questionario. Sono stati anche considerati il numero di sigarette fumate dai fumatori abituali, i luoghi ove si fumava, alcune attitudini e conoscenze dei ragazzi verso il fumo e il loro grado e tipo di esposizione al fumo di tabacco.

Le risposte dei questionari sono state riportate su un database per eseguire l’analisi statistica dei dati rilevati, riportando i risultati come proporzioni per le variabili categoriche e come medie per le variabili continue. È stato usato il test del chi quadrato (o se indicato quello di Fisher) per valutare le differenze fra variabili categoriche e il t-test di Student non appaiato a 2 code per le variabili continue. Nelle comparazioni è stato considerato significativo un valore di P inferiore a 0,05. Le analisi statistiche sono state condotte con Microsoft Excel e SSPS v 18.0.

Risultati

Abbiamo esaminato 1136 studenti di cui 649 (57%) donne e 487 (43%) maschi; l’età media (± SD) era pari a 16,3 (± 1,7) anni. Nel giorno dello studio erano presenti ed hanno risposto al questionario 1159 studenti sul totale dei 1483 iscritti. Nel complesso ha risposto il 77% del totale della popolazione studentesca delle scuole superiori di Pogradec.

Poiché in una nostra precedente indagine fra ragazzi albanesi 4 il fumo di sigarette costituiva la fonte di gran lunga prevalente di consumo di tabacco, abbiamo analizzato solo questa modalità di utilizzo nell’attuale studio. Gli sperimentatori sono risultati meno dell’1% del totale dei fumatori, senza differenze per sesso ed anno di studio. Complessivamente la prevalenza di fumatori è stata pari al 21% fra i maschi e al 6% fra le ragazze; il numero dei fumatori occasionali è risultato basso fra gli studenti esaminati e pari a 29, di poco superiore al 10% del totale dei fumatori; di questi 29, 20 erano ragazze e 28 avevano un’età superiore a 16 anni. In generale la prevalenza dei fumatori andava incrementando con l’aumentare dell’anno di studio (χ2 trend = 23,7; p < 0,001), come appare in dettaglio in Tabella I. Non solo i maschi fumavano più delle femmine (p < 0,001), ma, come rilevabile dalla Tabella II, fumavano più sigarette al giorno (χ2 trend = 32,7; p < 0,001). L’età (± SD) in cui si dichiarava l’uso della prima sigaretta era pari a 14,7 (± 2,5) anni. I ragazzi riferirono che il padre e la madre rispettivamente erano fumatori nel periodo della indagine in 460 (40,5%) e 25 (2,2%) di 1136 risposte. Mentre il fumo da parte del padre non era correlato allo stato tabagico dei ragazzi, quando fumava la madre il rischio di essere fumatore aumentava nettamente (37% vs. 9%); anche la presenza in famiglia di altri fumatori (n. 326) al di fuori dei genitori incrementava il rischio di essere un fumatore (17,5% vs. 6%; p < 0,001). Non abbiamo invece identificato alcuna relazione fra stato tabagico degli studenti e professione dei genitori, né con la consuetudine al fumo da parte dell’insegnante considerato più importante per lo studente (207 su 1136 casi). Non abbiamo neppure osservato differenze nello stato tabagico degli studenti a seconda se residenti in città o in campagna. L’87% dei ragazzi riferiva di essere stato esposto a fumo passivo a casa e/o in altro ambito nella settimana precedente lo studio. Il 52% dei giovani ha riferito di aver notato messaggi promozionali a favore di alcuni tipi di sigarette. Il 93,5% dei fumatori ha indicato di non avere difficoltà ad acquistare direttamente sigarette nei negozi. Quando fumavano, gli studenti riferivano di farlo più spesso lontano da casa e da scuola (49%), ma un buon numero anche a casa (36%) e sia a casa che a scuola (15%). Le principali motivazioni per iniziare a fumare, addotte dagli studenti, sono indicate in Tabella III. Riferiva disturbi respiratori il 35% dei fumatori vs. l’8% dei non fumatori.

Gli strumenti ritenuti più efficaci dagli studenti per combattere il fumo sono riportati in Tabella IV.

Discussione

Gli adolescenti costituiscono un gruppo particolarmente importante della società per indagare la dinamica del tabagismo anche in prospettiva futura. La percentuale di fumatori nel gruppo di studenti albanesi da noi esaminato è stata pari a circa il 14%.

La percentuale di fumatori nel gruppo di studenti albanesi da noi esaminato è stata pari a circa il 14%.

Tale percentuale è di poco superiore a quella italiana, stando all’ultimo rapporto DOXA del 2009 basato su interviste telefoniche personali su un campione rappresentativo della intera nazione e che ammonta a circa il 10% del totale 6. Tuttavia la situazione in rapporto al sesso è radicalmente diversa in Albania, perché mentre in Italia vi è una sostanziale parità di fumatori fra i 2 sessi, nelle scuole superiori di Pogradec abbiamo riscontrato tassi di fumatori largamente maggiori fra i maschi (21%) rispetto alle ragazze (6%).

La situazione italiana è analoga non solo a quella dei paesi europei occidentali, ma anche a quella rilevata dal GYTS nella gran parte dei Balcani ove, ad una età fra 13 e 15 anni, le ragazze fumano di più o all’incirca come i ragazzi in Slovenia (24% vs. 21%), Croazia (26% vs. 22%), Bulgaria (32% vs. 24%), Serbia (13% vs. 12%), Kossovo (6% vs. 8%), Montenegro (5% vs. 6%), Macedonia (7% vs. 8.5%) e Grecia (9% vs. 11%); solo in Bosnia, altra nazione musulmana come l’Albania, i ragazzi fumavano in percentuale maggiore delle femmine come nel nostro studio (15% vs. 8%) 7.

Mentre in Italia vi è una sostanziale parità di fumatori fra i 2 sessi, nelle scuole superiori di Pogradec abbiamo riscontrato tassi di fumatori largamente maggiori fra i maschi.

In ogni caso la religione musulmana non spiega completamente i risultati da noi riscontrati, perché a Pogradec solo la metà dei cittadini sono di religione musulmana. D’altra parte l’elevata prevalenza di fumatori fra i maschi rispetto alle femmine rilevata in Albania è in accordo alle stime del GYTS, che nel 2004 su 3.213 albanesi di 13-15 anni 7 ha mostrato tassi di fumatori doppi fra i maschi (12%) rispetto alle femmine (6%). La più alta prevalenza di fumatori fra i maschi da noi osservata rispetto al GYTS è verosimilmente dovuta all’età più elevata del campione di studenti in cui abbiamo condotto la nostra indagine. Queste stesse ragioni possono forse spiegare, almeno in parte, anche le percentuali maggiori di fumatori abituali che nella nostra indagine sono risultate pari a circa il 90% del totale dei fumatori, mentre nel GYTS erano state solo l’1,4% del totale dei maschi e lo 0,3% delle femmine. In un’altra indagine da noi condotta nel 2001 con la stessa metodica dell’attuale, in 2.068 studenti albanesi di 13-18 anni di Saranda, Berati e Tirana, mentre i fumatori erano il 17% fra i maschi e il 9% fra le femmine, fumava abitualmente il 64% dei ragazzi e il 46% delle ragazze, percentuali discretamente più basse da quelle ora da noi riscontrate nel presente studio. Sebbene comparazioni fra studi diversi per metodo e gruppi indagati siano difficili, dall’esame di questi dati sembra che la prevalenza di fumatori fra gli adolescenti albanesi sia rimasta sostanzialmente stabile nel primo decennio degli anni 2000, ma che, fra i fumatori, tenda ad esservi un aumento del numero di sigarette fumate.

Nella nostra indagine le percentuali di padri e madri fumatori è stata rispettivamente pari al 40% e al 2%, una differenza fra sessi ancora estremamente ampia. Comunque una differenza simile, sebbene con tassi inferiori, è stata rilevata nell’Albanian Adult Tobacco Survey-2 (AATS), basato su interviste dirette, rappresentativo dell’intera nazione e condotto nel 2009 in cui le percentuali di fumatori nei soggetti di 35-45 anni (l’età che indicativamente corrisponde a quella dei genitori dei nostri studenti) era rispettivamente fra gli uomini e le donne pari al 65-70% e al 20-25% 8. Mancano informazioni sulla prevalenza di fumatori fra gli insegnanti albanesi. Stando ai nostri dati emerge una percentuale pari al 18%, più bassa di quella italiana.

La gran parte degli studenti non riportava difficoltà a procurarsi direttamente le sigarette dai rivenditori anche se la legge albanese prevede il divieto di vendita ai minorenni.

Dai dati disponibili da questo studio risulta che l’esposizione al fumo passivo è alta fra gli adolescenti controllati. La gran parte degli studenti che fumavano non riportava difficoltà a procurarsi direttamente le sigarette dai rivenditori anche se la legge albanese prevede il divieto di vendita ai minorenni. Nel GYTS albanese 6 riferiva di fumare a casa una percentuale di ragazzi fumatori inferiore alla nostra (22% vs. 36%) ma forse ancora una volta le nostre maggiori percentuali devono essere poste in relazione alla maggiore età del nostro campione. In compenso la quota di ragazzi che notava messaggi promozionali pro-tabagici nel nostro studio era minore rispetto a quello studio (52% vs. 72%). La pubblicità è ritenuta una spinta rilevante all’inizio del fumo negli adolescenti 9 e il dato rilevato oltre ad essere rassicurante sembra confermare che il divieto imposto dalla legge albanese sia percepito dai giovani anche nella realtà quotidiana.

Il nostro studio ha alcune importanti limitazioni che impediscono una generalizzazione delle informazioni ottenute. La prima è legata al fatto che lo studio è stato condotto in una sola realtà geografica, Pogradec, e non può essere pertanto esteso all’intera nazione, anche se una nostra precedente indagine non aveva rilevato diversità fra differenti aree geografiche dell’Albania 4. La seconda è legata al fatto che il nostro studio non includeva tutti i ragazzi di Pogradec di età fra 14 e 18 anni, ma solo gli studenti e, fra questi, quelli presenti nel giorno dell’indagine ma, per una quota discretamente elevata, prossima al totale degli studenti che quel giorno frequentavano gli istituti. La terza è legata al fatto che i risultati sono basati solo sulle risposte degli studenti senza alcuna convalida obiettiva anche se studi simili, specie se anonimi come il nostro, portano abitualmente a informazioni sufficientemente affidabili della realtà esaminata 10. In futuro potrà essere interessante condurre studi di monitoraggio impiegando strumenti oggettivi di convalida dell’esposizione recente al fumo di tabacco, quali la misura del CO nell’aria espirata, anche considerando che questi metodi hanno bassi costi di acquisto, sono semplici e rapidi e non prevedono sostanziali costi di consumo e di manutenzione per un impiego diffuso.

Le consuetudini tabagiche degli adolescenti di Pogradec neI 2013 non sembrano differenti da quelle rilevate in precedenti studi e continuano a mostrare una netta prevalenza di fumatori fra i maschi.

Le consuetudini tabagiche degli adolescenti di Pogradec neI 2013 non sembrano sostanzialmente differenti da quelle rilevate in precedenti studi e continuano a mostrare una netta prevalenza di fumatori fra i maschi. È necessario organizzare programmi anti-tabagici più efficaci nelle scuole per ridurre nelle prossime generazioni la frequenza dei fumatori fra i giovani in Albania.

Figure e tabelle

Età in anni N. studenti N. maschi/ femmine N. maschi che fumano(%) N. femmine che fumano(%)
• ≤ 15 304 134/169 9 (6,7) 8 (4,7)
• 16 357 141/216 22 (15,6) 7 (3,2)
• 17 300 122/178 37 (30,3) 23 (12,9)
• ≥18 175 90/86 41 (45,5) 14 (16,3)
Tabella I.Stato tabagico degli studenti in rapporto al sesso e alla età.
Consumo medio giornaliero di sigarette in base all’età in anni ≤ 15 16 17 ≥ 18
• < 1 sigaretta, N. (%) 0 1(3) 14(23) 14(25)
• > 1, ma ≤ 5 sigarette, N. (%) 11(65) 15(52) 17(28) 14(25)
• 6-10 sigarette, N. (%) 4(23) 6(21) 9(15) 12(22)
• > 10 sigarette, N. (%) 2(12) 7(24) 20(33) 15(27)
Tabella II.Consumo medio quotidiano di sigarette al giorno fra gli studenti che fumavano secondo l’età.
Motivazione principale Maschi, % Femmine, % % del totale
• Stress 77 97 82
• Per provare nuove esperienze 34 28 33
• Solitudine 22 41 26,5
• Per sentirsi più maturo 15 34 20
• Per essere accettato nella società 15 31 19
• Per distinguersi dagli altri 11 12,5 11
• Per ridurre l’appetito 6 6 6
• Per imitare qualcuno 3 12,5 5
Tabella III.Motivazioni che spingono ad iniziare a fumare.
N. (% sul totale risposte)
• Consigli del medico 613(54)
• Esempio di chi ha smesso di fumare 483 (42,5)
• Consigli di amici 416(37)
• Corsi di informazione sui danni da fumo 248(22)
• Divieti di fumo negli ambienti pubblici 203(18)
• Campagne da parte dei mass-media 192(17)
• Aumento del prezzo delle sigarette 126(11)
Tabella IV.Strumenti per combattere il tabagismo.

Riferimenti bibliografici

  1. Tobacco or health. A global status report. WHO: Geneve; 1997.
  2. The GTSS Atlas.Publisher Full Text
  3. Warren CW, Riley L, Asma S. Tobacco use by youth: a surveillance report from the Global Youth Tobacco Survey project. Bull WHO. 2000; 78:868-76.
  4. Vakeffliu Y, Argjiri DH, Kuri N. Abitudini, atteggiamenti e conoscenze sul fumo di tabacco fra gli studenti albanesi. Rass Patol App Respir. 2006; 21:260-4.
  5. WHO. Monitoring tobacco use. WHO: Geneve; 1998. Publisher Full Text
  6. Tramacere I, Gallus S, Pacifici R. Smoking in young and adult population, Italy 2009. Tumori. 2011; 97:423-7.
  7. Warren CW, Jones NR, Peruga A. Global Youth Tobacco Surveillance, 2000-2007. MMWR. 2008; 57(SS01):1-21.
  8. Zaloshnja E, Ross H, Levy DT. The impact of tobacco control policies in Albania. Tob Control. 2010; 19:463-8.
  9. Di Franza JR, Wellman RJ, Mermelstein R. The natural history and diagnosis of nicotine addiction. Curr Pediatr Rev. 2011; 7:88-96.
  10. Brener ND, Kann L, McMannus T. Reliability of the 1999 Youth Risk Behavior Survey questionnaire. J Adolesc Health. 2002; 31:336-42.

Affiliazioni

Ylli Vakeffliu

Ospedale Universitario Pneumologico Shefqet Ndroqi, Tirana, Albania

Jul Bushati

Ospedale Universitario Pneumologico Shefqet Ndroqi, Tirana, Albania

Dhimitraq Arjiri

Ospedale Universitario Pneumologico Shefqet Ndroqi, Tirana, Albania

Dhimitraq Prifti

Ospedale di Pogradec, Albania

Andrea S. Melani

Centro Anti-Fumo. Fisiopatologia e Riabilitazione Respiratoria, Dipartimento Vasi, Cuore e Torace, Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, Policlinico Le Scotte

Copyright

© Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS) , 2014

Come citare

Vakeffliu, Y., Bushati, J., Arjiri, D., Prifti, D., & Melani, A. S. (2014). Consuetudini tabagiche negli studenti delle scuole superiori di Pogradec, Albania. Rassegna Di Patologia dell’Apparato Respiratorio, 29(6), 318-322. https://doi.org/10.36166/2531-4920-2014-29-71
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