Presentazione
Pubblicato: 2014-12-15

In questo numero …

Direttore Responsabile “Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio”

Articolo

... di Rassegna che chiude l’anno troviamo in apertura un Editoriale, a firma della Direzione della rivista, di presentazione dei risultati di una survey online condotta da AIPO nel secondo trimestre del 2014 e indirizzata a tutti i soci, con l’obiettivo di valutare se le tematiche sviluppate nella rivista siano in linea con i bisogni/esigenze dello specialista pneumologo.

La survey, composta da 12 domande con risposta a scelta multipla (di cui 3 con possibilità di inserire suggerimenti), ha messo in luce nel complesso un buon livello di gradimento nei confronti della rivista, che si è confermata essere un fondamentale punto di riferimento per l’aggiornamento professionale degli Pneumologi Italiani. Se da un lato la survey ha confermato la correttezza delle scelte editoriali intraprese, dall’altro ha fatto emergere alcune importanti richieste che orienteranno le scelte editoriali future, in particolare: una maggiore trattazione di alcune tematiche e approfondimento di altre attraverso l’apertura di nuove rubriche e l’esigenza di una pubblicazione più immediata dei lavori mediante l’apertura di una sezione online dedicata agli articoli ahead of print.

Per la rubrica Articoli di revisione Maria D’Amato e coll. descrivono i rischi e benefici legati all’utilizzo dei social network, entrati ormai a far parte della vita quotidiana di adolescenti e adulti. Tra gli effetti positivi vengono evidenziati dagli Autori la capacità dei social media di stimolare positivamente gli adolescenti, promuovendo la socializzazione e migliorando le competenze tecniche legate all’utilizzo del computer, e in alcuni casi di aumentare la loro autostima attraverso la possibilità di presentare selettivamente sé stessi grazie all’opportunità di decidere quale aspetto valorizzare. L’uso dei social network può avere tuttavia anche alcuni risvolti negativi, come essere rimossi dalla lista degli amici o subire aggressioni on-line, eventi che possono essere vissuti come traumatici soprattutto dagli adolescenti. Accanto ai rischi psicologici e sociali gli Autori segnalano la verosimile associazione tra utilizzo dei social media e riacutizzazioni asmatiche. Essendo l’asma una patologia molto vulnerabile allo stress e alle emozioni, uno stress “virtuale” emotivo non diversamente da un stress del “mondo reale” potrebbe determinare una riacutizzazione di asma, in particolar modo in soggetti che presentano uno stato depressivo concomitante. Gli Autori accennano infine anche al ruolo dei social media nella gestione dell’asma riportando come studi recenti abbiano mostrato che una gestione web-mediata dell’asma risulti ben accettata, fattibile ed efficace.

Per la Serie monotematica “La Medicina Interna vista dallo Pneumologo” Claudia Ravaglia e coll., partendo dalla presentazione del caso di un paziente di 58 anni affetto da patologia polmonare e con sindrome emofagocitaria, effettuano una approfondita analisi su questa rara e grave malattia, che può essere primitiva o secondaria ad infezioni, patologie infiammatorie o neoplasie, caratterizzata dalla proliferazione non maligna di istiociti che vanno incontro ad incontrollata emofagocitosi di midollo osseo, milza e linfonodi.

Il caso clinico presentato, nel quale la patologia respiratoria è dovuta alla presenza nel polmone sia del processo linfoproliferativo sia della sindrome emofagocitaria secondaria, conferma quanto la valutazione di problematiche respiratorie non possa limitarsi al solo studio del polmone.

Per la Serie “Nursing in Pneumologia” Maria Teresa De Caprio e Angelo Casalini affrontano una problematica di rilevante importanza nell’attività broncoscopica, nella quale l’Infermiere ha un ruolo di grande responsabilità: la gestione del broncoscopio prima e dopo il suo utilizzo, con particolare attenzione alla adeguata disinfezione dello strumento e dei suoi accessori, momento fondamentale per la prevenzione delle infezioni broncoscopio-trasmesse. Gli Autori descrivono le diverse tecniche di reprocessing della strumentazione endoscopica secondo le linee guida che prevedono le seguenti fasi: pre-detersione, ispezione visiva, verifica della tenuta, pulizia manuale, disinfezione manuale/automatica/sterilizzazione, risciacquo finale, asciugatura, stoccaggio. Nell’ambito di tutto il processo è fondamentale che l’operatore presti attenzione ad ogni singolo passaggio non perdendo di vista l’obiettivo finale, ovvero la salute e sicurezza del paziente.

Nella sezione Articoli originali Sandra Nutini e coll. presentano i principali risultati emersi dal censimento che AIPO ha condotto sulle Unità Operative di Pneumologia nell’anno 2012 con l’obiettivo di conoscere la realtà esistente e proporre modelli organizzativi maggiormente aderenti alla situazione epidemiologica, sanitaria ed economica attuale. Il questionario, inviato ad un totale di 386 strutture pneumologiche, di cui 225 complesse e 161 semplici, ha registrato una percentuale di risposta del 59%. Nel loro report gli Autori riportano i dati più significativi emersi dall’indagine e relativi a: composizione dell’equipe medica; disponibilità e tipologia di posti letto; attività svolta in regime di ricovero e ambulatoriale; presenza di servizi specialistici dedicati e organizzazione delle strutture censite. Il report completo e l’elaborazione dei dati a livello regionale sono disponibili alla pagina “Survey AIPO” del sito www.aiponet.it.

Nel secondo articolo originale pubblicato nel numero Ylli Vakeflliu e coll., descrivono un’indagine effettuata sull’uso e le abitudini tabagiche negli studenti delle scuole superiori di Pogradec (Albania). Lo studio è stato condotto con questionario standardizzato anonimo autocompilato su un totale di 1136 studenti, di cui 649 ragazze e 487 ragazzi. L’indagine, che ha registrato una percentuale di risposta del 77%, ha messo in luce come la percentuale dei ragazzi che fumava fosse maggiore rispetto alle ragazze (21% vs. 6%). Il tasso dei fumatori aumentava inoltre con l’aumentare dell’età. I risultati dello studio hanno portato gli Autori a concludere come sia necessario attuare programmi anti-tabagici più efficaci nelle scuole in Albania per ridurre la percentuale di fumatori delle prossime generazioni.

Troviamo in questo numero una Corrispondenza di Francesco Inzirillo e coll., dell’Ospedale Eugenio Morelli di Sondalo, in merito all’articolo “Federazione Italiana contro la Tubercolosi nell’evoluzione della Tisio-Pneumologia Italiana” di Mario De Palma e Carlo Grassi, pubblicato sul numero 3/2014 di Rassegna, e la relativa risposta degli Autori dell’articolo.

Per la sezione Casi clinici Agnese Fioranelli e Stefano De Luca presentano un caso clinico di una donna di 57 anni con versamento pleurico sinistro e versamento pericardico di sospetta natura infettiva. Nel caso in questione la sospensione dell’assunzione di acido valproico, prescritto a seguito della diagnosi di disturbo bipolare, ha determinato in breve tempo la completa remissione clinica e radiologica del versamento pleurico.

Per Immagini in Pneumologia Interventistica Pier Aldo Canessa e coll. descrivono il caso di un uomo di 42 anni inviato al pronto soccorso per comparsa di dispnea ingravescente. L’Rx del torace evidenzia la presenza di versamento pleurico a destra e di opacità polmonari. Le successive indagini (toracoscopia, esame citologico e istologico, PET/TC) portano alla diagnosi di adenocarcinoma mucinoso polmonare. Gli Autori rivisitano il tema del versamento pleurico nel tumore polmonare e sottolineano come il caso descritto sia emblematico nel dimostrare la validità diagnostica dei prelievi in toracoscopia.

Federico Perozziello nel suo contributo alla rubrica Medical Humanities e Pneumologia ci offre una riflessione approfondita sulla complessità del rapporto medico-paziente, a suo avviso utile al fine di raggiungere nei medici una maggior consapevolezza del proprio ruolo, al fine di sostenere con maggior efficacia il rapporto con i pazienti.

Per la rubrica Flow-chart diagnostiche nelle pneumopatie infiltrative diffuse Paola Rottoli e Elena Bargagli analizzano il pattern cistico, presente in un gruppo eterogeneo di pneumopatologie sia PID che non. Nell’ambito delle PID le più frequenti sono l’istiocitosi polmonare a cellule di Langerhans, la LAM, la UIP in fase avanzata e la LIP. L’algoritmo diagnostico delle pneumopatie cistiche prevede, una volta eseguita la Rx del torace, l’esecuzione di una corretta anamnesi che tenga conto della familiarità per le malattie respiratorie e genetiche, della storia di esposizione al fumo di sigaretta, della eventuale esposizione professionale e/o ambientale a sostanze inquinanti. Fondamentali per la diagnosi sono la HRCT del torace, una broncoscopia con lavaggio broncoalveolare ed un’eventuale biopsia transbronchiale.

Giorgia Dalpiaz per Radiology: Tips descrive il caso di un uomo di 69 anni, asintomatico con pregressa esposizione ad amianto. L’Rx del torace mette in luce la presenza di multiple placche pleuriche bilaterali e un nodulo sospetto in sede basale destra che, insieme all’esito della TC con e senza mezzo di contrasto, fa propendere per una diagnosi di asbestosi pleurica con associata “atelettasia rotonda”, confermata poi da un’ulteriore indagine radiologica.

A chiusura del numero troviamo un ricordo commosso di Maurizio Luisetti, prematuramente scomparso nell’ottobre u.s., a firma di Angelo Guido Corsico e Ilaria Ferrarotti.

L’1 dicembre è ricorso l’80° anniversario dall’inaugurazione dell’Istituto “Carlo Forlanini” di Roma, prima Scuola di Specializzazione in Tisiologia e Malattie dell’apparato respiratorio e primo grande Centro nazionale di ricerca e di assistenza per la tubercolosi polmonare ed extrapolmonare, polo di attrazione per i medici di tutto il mondo; dal “Forlanini” partirono numerosi studiosi chiamati a dirigere le Cattedre di Tisiologia di nuova istituzione. L’evoluzione dell’Istituto ha seguito nel tempo le variazioni epidemiologiche delle malattie dell’apparato respiratorio e le trasformazioni seguite alle varie riforme sanitarie ed assistenziali. Oggi svuotato dei suoi laboratori, dei reparti e degli ambulatori attende le scelte politiche e amministrative che decideranno il suo destino. Obbligo degli pneumologi è non dimenticarne la storia e ricordare chi ha contribuito a creare la Specialità pneumologica in Italia.

AIPO ha presentato in questi giorni il Piano Formativo 2015 rivolto al personale medico e agli operatori sanitari che lavorano in ambito pneumologico.

L’obiettivo è quello di favorire l’aggiornamento dei discenti al fine di migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie erogate. Numerosi sono gli elementi di novità. Fra questi spicca un’intensa attività formativa svolta dalla Scuola di Formazione Permanente in Pneumologia (SFPP, coordinata da Pier Aldo Canessa) che, partendo dalle esigenze dello pneumologo, ha selezionato alcune aree sulle quali focalizzare la propria attività, orientata a sviluppare competenze e conoscenze tecnico-professionali con un focus particolare alla pratica clinica.

Affiliazioni

Stefano Gasparini

Direttore Responsabile “Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio”

Copyright

© Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS) , 2014

Come citare

Gasparini, S. (2014). In questo numero …. Rassegna Di Patologia dell’Apparato Respiratorio, 29(6), 289-290. https://doi.org/10.36166/2531-4920-2014-29-65
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