La sigaretta elettronica è sempre sconsigliata? Sì
La presenza di oltre 450 marche e di circa 8000 diversi aromi, oltre alla mancata pubblicazione delle sostanze contenute, rende particolarmente complicati gli studi sull’efficacia nella cessazione al fumo di tabacco e sui potenziali effetti indesiderati delle sigarette elettroniche (e-cig) 1.
Oltre 450 marche e circa 8000 diversi aromi rendono complicati gli studi sull’efficacia nella cessazione al fumo di tabacco e sui potenziali effetti indesiderati delle sigarette elettroniche.
I dati attendibili sull’efficacia delle e-cig come aiuto a smettere di fumare, infatti, sono pochi e limitati. Gli studi osservazionali hanno diversi aspetti confondenti e risultati complessivamente contrastanti. Credo utile preliminarmente segnalare uno studio condotto su 4.444 studenti che ha dimostrato che l’uso di e-cig non sempre aveva come motivazione lo smettere di fumare sigarette tradizionali 2. In uno studio prospettico randomizzato a 12 mesi su 300 fumatori che non avevano intenzione di smettere di fumare, il confronto fra l’utilizzo di 2 tipi di e-cig contenenti nicotina e 1 senza nicotina non evidenziava una riduzione significativa del numero di sigarette tradizionali fumate 3. In un trial randomizzato su 657 pazienti condotto in Nuova Zelanda il confronto fra quattro gruppi (2 di e-cig con diversi dosaggi di nicotina, uno con cerotto di nicotina ed un altro con e-cig senza nicotina) ha rivelato tassi di astinenza a 6 mesi più bassi del previsto (fra il 4,1 ed il 7,3%) e ciò ha ridotto il potere statistico per rilevare le differenze tra i gruppi 4.
Le metanalisi più recenti, che hanno combinato i dati da studi randomizzati e studi osservazionali, non hanno portato a chiarimenti significativi sull’efficacia delle e-cig nell’aiutare a smettere di fumare 5 6. Pertanto al quesito se le e-cig aiutino a smettere di fumare possiamo rispondere che allo stato attuale non vi sono certezze sulla loro reale efficacia.
Le metanalisi più recenti non hanno portato a chiarimenti significativi sull’efficacia delle e-cig nell’aiutare a smettere di fumare.
È possibile che possano essere d’aiuto in casi selezionati, ma non possono assolutamente essere considerate un presidio utile ai fini della salute pubblica. Potrebbe esserci comunque una utilità se il personale sanitario potesse essere in grado di dare consigli comportamentali specifici circa il loro utilizzo in quei pazienti che ne sono già in possesso, in maniera autonoma e per scelta personale, ma non vi sono ad oggi indicazioni alla prescrizione da parte dei sanitari salvo, forse, che in rare e specifiche situazioni e nell’ottica di una riduzione del danno.
Anche gli studi sugli effetti nocivi delle e-cig non possono essere considerati conclusivi data l’eterogeneità e la mancanza di trasparenza sulle varie sostanze in esse contenute. Occorre poi tener presente il contesto per il quale si utilizzano che può essere per tempi brevi come aiuto a smettere di fumare, per tempi lunghi come alternativa al fumo di sigaretta oppure come un prodotto usato da non fumatori nella convinzione di utilizzare sostanze meno nocive rispetto al fumo di sigaretta. In quest’ultimo caso è ovvio che occorre fare ogni sforzo per evitarne l’uso. Negli altri casi sarebbero necessari studi di confronto in termini di sicurezza fra e-cig e sigarette tradizionali e fra le e-cig ed i farmaci approvati per la disassuefazione (Nicotine Replacement Therapy o NRT, vareniclina e bupropione).
Il processo di aerosolizzazione delle e-cig richiede calore che viene generato da una corrente elettrica che scorre attraverso un filo, il quale circonda uno stoppino imbibito di un liquido. La composizione dell’aerosol generato dipende quindi dagli ingredienti del liquido, dalle caratteristiche elettriche del termosifone, dalla temperatura raggiunta e dalle caratteristiche dello stoppino. I liquidi delle e-cig sono generalmente formati da glicerolo, glicole propilenico o un misto dei due costituenti oltre a nicotina in concentrazioni variabili da 0 a 24 mg/ml e aromi vari. È vero che molte di queste sostanze sono usate come additivi alimentari, ma non vi sono molti studi sui loro effetti a breve o a lungo termine quando vengono inalati. Uno studio di Renne et al. 7 ha evidenziato che l’inalazione di glicerolo ha indotto in ratti la formazione di metaplasia squamosa nelle alte vie aeree. Un altro studio condotto da Varughese et al. 8 ha evidenziato la comparsa di sintomi a carico delle alte e basse vie aeree ed una riduzione della funzione polmonare in soggetti esposti a nebbie e fumi teatrali contenenti glicole propilenico.
Nulla si conosce sugli effetti dell’inalazione delle migliaia di aromi presenti nelle e-cig, ma molti di essi sono aldeidi che in alcuni casi sono presenti in concentrazioni sufficienti a provocare effetti irritativi.
Nulla si conosce sugli effetti dell’inalazione delle migliaia di aromi presenti nelle e-cig, ma molti di essi sono aldeidi che in alcuni casi sono presenti in concentrazioni sufficienti a provocare effetti irritativi tipici di questi composti 9. Altri aromi contengono diacetile, acetil propionil, spesso usati come additivi alimentari, per i quali è già accertato essere in grado di provocare malattie respiratorie quando inalate, ad esempio durante i processi di lavorazione. Alcune e-cig con estratti di tabacco poi contengono nitrosamine tabacco-specifiche, nitrati e fenoli anche se, generalmente, in concentrazioni minori rispetto a quelle presenti negli altri prodotti del tabacco.
Indipendentemente dai costituenti del liquido contenuto nelle e-cig, nella realtà sono le sostanze contenute nell’aerosol generato dalle e-cig quelle direttamente responsabili dei danni alla salute: nicotina, composti carbonilici, come formaldeide e acetaldeide, metalli pesanti, toluene; alcune di esse sono sospette cancerogene. Alcuni studi hanno evidenziato che l’aerosol delle e-cig ha una serie di effetti biologici su cellule umane, anche se meno tossiche rispetto a quelli causate dalle sigarette tradizionali 10 11.
L’inalazione di e-cig induce nei topi flogosi a livello polmonare, stress ossidativo polmonare e sistemico ed alterazioni funzionali della barriera endoteliale polmonare.
Studi effettuati su animali hanno evidenziato che l’inalazione di e-cig induce nei topi flogosi a livello polmonare, stress ossidativo polmonare e sistemico ed alterazioni funzionali della barriera endoteliale polmonare 12 ed altre ricerche hanno dimostrato riduzione del livello di glutatione e aumento delle citochine proinfiammatorie. In topi in cui si induceva allergia bronchiale mediante riesposizione ad ovoalbumina, l’instillazione di liquido di e-cig induceva aumento della flogosi delle vie aeree, iperreattività bronchiale, la produzione di citochine Th2 ed IgE specifiche per l’ovoalbumina.
Le e-cig possono aumentare il rischio di infezioni respiratorie riducendo la fagocitosi dei macrofagi alveolari e aumentando la virulenza dei batteri.
Alcuni studi hanno evidenziato poi che le e-cig possono aumentare il rischio di infezioni respiratorie riducendo la fagocitosi dei macrofagi alveolari e aumentando la virulenza dei batteri. Non abbiamo ancora a disposizione dati clinici ed epidemiologici delle e-cig sull’uomo pertanto pur essendo verosimile al momento non è del tutto provato che gli effetti sulla salute delle e-cig siano meno dannosi rispetto alle sigarette tradizionali.
Pericoli reali delle e-cig sono gli effetti tossici acuti causati dall’ingestione accidentale o intenzionale e le lesioni fisiche causate dal dispositivo stesso delle e-cig.
Di certo pericoli reali delle e-cig sono gli effetti tossici acuti causati dall’ingestione accidentale o intenzionale e le lesioni fisiche causate dal dispositivo stesso delle e-cig. L’ingestione accidentale in bambini ha provocato sintomi come tachicardia, nausea, vomito e vertigini, ma l’ingestione di 10 o 20 ml può essere letale. È stato riportato un caso di overdose fatale di liquido di e-cig in una donna di 24 anni. Le sigarette elettroniche inoltre contengono batterie al litio che, in alcune segnalazioni riportate in letteratura sono esplose e/o causato incendi che hanno provocato ustioni. In un lavoro di Patterson 13 sono stati descritti due casi di ustioni da e-cig: il primo aveva una ferita alla coscia e al pene che ha richiesto un intervento operatorio per l’accensione del dispositivo nella tasca. Il secondo aveva una bruciatura del viso e abrasioni corneali in quanto il dispositivo era esploso durante l’inalazione dei vapori. Sono stati segnalati alcune modifiche acute nella funzionalità respiratoria dopo l’uso di e-cig con un aumento delle resistenze delle vie aeree 14 e una riduzione della performance psicomotoria in giovani atleti.
Un pericolo da non sottovalutare è rappresentato dalla possibilità di iniziazione al fumo.
Un pericolo da non sottovalutare, infine, è rappresentato dalla possibilità di iniziazione al fumo. Limitare la gamma di aromi per l’e-cig, ad esempio eliminando gli aromi dolci come frutta e caramelle, potrebbe essere utile a prevenire l’iniziazione alle e-cig per i ragazzi.
È quindi ovvio a questo punto che, allo stato attuale delle conoscenze, l’utilizzo delle sigarette elettroniche non è innocuo. È probabilmente meno nocivo del fumo di sigaretta tradizionale, ma è comunque pericoloso. Pertanto, in assenza di prove certe di efficacia nella disassuefazione al fumo di sigaretta ed in presenza di danni accertati che possono essere provocati dalle sigarette elettroniche, tali dispositivi sono sempre da sconsigliare e da non considerare un presidio terapeutico utile e da prescrivere.
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