Congresso Nazionale. La Riabilitazione Respiratoria: il futuro descritto da chi lo rappresenterà
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Sabato 2 dicembre 2017 - ore 9:15 Villa Pineta di Gaiato (MO)
È cosa ormai nota e ribadita dalle più qualificate e recenti valutazioni epidemiologiche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization, WHO) e dagli studi di autorevoli centri di ricerca quali il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie di Atlanta (US), che le malattie respiratorie acute e croniche rappresentano una vera e propria emergenza sanitaria a livello mondiale.
Le malattie respiratorie acute e croniche rappresentano una vera e propria emergenza sanitaria a livello mondiale.
Questa emergenza si rende necessaria sia per l’aumentata prevalenza futura (si stima che nel 2020 le malattie respiratorie diventeranno la terza causa di morte e la quinta causa di morbilità), che per gli elevati costi socio-sanitari che i Paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo dovranno affrontare per fronteggiarle. La causa di tutto è da ricercare nell’aumento delle fonti di inquinamento atmosferico, provocato da una industrializzazione crescente senza regolamentazioni da parte dei governi, con un’incerta e carente adesione agli accordi internazionali di contenimento delle emissioni nocive di origine industriale; da non sottovalutare inoltre l’incremento dell’abitudine tabagica in alcuni settori della popolazione quali quello della popolazione femminile e tra le giovani generazioni.
In Italia e in molti Paesi europei la figura professionale del Fisioterapista respiratorio è carente a livello istituzionale.
In Italia e in molti Paesi europei la figura professionale del Fisioterapista (FT) respiratorio è carente a livello istituzionale. Questo ruolo viene svolto da FT con specifiche competenze in ambito cardiorespiratorio, in grado di fornire assistenza in fase di acuzie e cronicità della patologia, di eseguire specifici test di valutazione funzionale clinico-strumentali, avvalendosi di strumentazioni e tecniche specifiche. Solo recentemente nel nostro Paese sono stati istituiti percorsi di formazione post-laurea in ambito di pneumologia riabilitativa come ad esempio il master di primo livello.
Un’analisi svolta nel 2016 dall’ARIR (Associazione Riabilitatori della Insufficienza Respiratoria) 1 sottolineava come solo una minima percentuale di FT dichiarava di percepire una retribuzione maggiorata per le proprie competenze in ambito respiratorio; l’interesse nei confronti della fisioterapia respiratoria era motivata nel 74% da un interesse personale e nel 43% dalla richiesta della struttura lavorativa di appartenenza.
Il panorama della fisioterapia respiratoria sembra andare nella direzione di una continua e precisa definizione dei ruoli e delle competenze, soprattutto grazie ai percorsi post-laurea.
Il panorama della fisioterapia respiratoria sembra quindi andare nella direzione di una continua e precisa definizione dei ruoli e delle competenze, soprattutto grazie ai percorsi post-laurea; questa “evoluzione specialistica” è sostenuta dagli stessi FT piuttosto che dalle istituzioni. I percorsi di laurea e post-laurea rispondono meglio alle richieste formative degli aspiranti FT. Tuttavia, la percentuale di professionisti con riconoscimenti specifici è ancora insufficiente e se ne auspica un incremento in ogni ambito. Tutto questo si scontra con scelte amministrative e organizzative che mostrano ancora un certo ritardo nell’adeguarsi alle nuove realtà, in un contesto formale che non riconosce ancora la specializzazione del FT non solo respiratorio, ma anche neuromotorio.
Nel pieno di questa consapevolezza e nella convinzione sempre più diffusa che la riabilitazione sia una pratica sanitaria fondamentale nella gestione della “disability” del paziente affetto da malattia respiratoria cronica, sabato 2 dicembre 2017 si è svolto presso l’Ospedale Privato Accreditato “Villa Pineta” di Gaiato (MO) il I Congresso Nazionale dei giovani fisioterapisti respiratori; questa struttura da circa 30 anni appare impegnata nel settore della riabilitazione del paziente cardiorespiratorio e neuromuscolare. L’evento svolto con il patrocinio dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) e con la promozione dell’Università di Modena e Reggio Emilia e dell’Università di Parma, è stato organizzato dal Dr. Ludovico Trianni, primario di Villa Pineta di Gaiato e dalla Dr.ssa Marta Lazzeri, presidente dell’ARIR.
Gli scopi di tale iniziativa erano molteplici: dare la possibilità ai giovani relatori provenienti da tutta Italia e laureati nell’anno accademico 2015-16 con una tesi in riabilitazione respiratoria di essere protagonisti di un dibattito scientifico che affrontasse vari temi di tale disciplina come ad esempio la riabilitazione precoce in terapia intensiva, il trattamento dell’insufficienza respiratoria nella fibrosi cistica e nella patologia neuromuscolare in ambito pediatrico, la complessità di attuare programmi riabilitativi personalizzati su di una popolazione di pazienti BPCO con crescente espressione fenotipica.
Uno degli scopi dell’iniziativa era quello di creare un’occasione di confronto in un dibattito aperto con fisioterapisti respiratori e pneumologi di lunga esperienza.
Altro scopo era quello di creare un’occasione di confronto in un dibattito aperto con FT respiratori e Pneumologi di lunga esperienza, alla presenza di un qualificato board scientifico di livello nazionale ed internazionale (Dr. Nicolino Ambrosino, Dr. Michele Vitacca, Dr.ssa Mara Paneroni, Dr.ssa Marta Lazzeri, Dr. Francesco D’Abrosca, Dr. Maurizio Sommariva, Dr. Antonino Lanza e Dr. Ludovico Trianni), chiamato a valutare la qualità e la chiarezza espositiva delle relazioni presentate.
L’iniziativa, che ha avuto grande successo tra i partecipanti e diffusa eco sui media regionali e nazionali, si è conclusa con la premiazione da parte del board scientifico delle due migliori relazioni: quella del Dr. Simone Salvitti proveniente da Roma e quella del Dr. Matteo Giavarini proveniente da Parma.
La presentazione del Dr. Salvitti dal titolo “L’efficacia della riabilitazione precoce nei pazienti critici nel processo di svezzamento dalla ventilazione meccanica e dalla cannula tracheostomica, in una visione di miglioramento della qualità e riduzione dei costi della terapia intensiva” è stata premiata per l’esaustiva e precisa raccolta di dati economici e per un’attenta analisi costo-efficacia a supporto della tesi dell’utilità della riabilitazione precoce in terapia intensiva, dimostrando non solo il miglioramento dei principali outcome riabilitativi dei pazienti trattati rispetto a quelli sottoposti a terapia convenzionale, ma anche la diminuzione dei costi e delle risorse sanitari che normalmente tale tipologia di pazienti ad alta intensività di cura richiede.
La presentazione del Dr. Giavarini, dal titolo “Disfunzione autonomica cardiaca in pazienti affetti da BPCO ammessi ad un programma riabilitativo” ha invece avuto il merito di sottolineare il coinvolgimento autonomico cardiaco in termini di risposta all’esercizio massimale (ritardo nel recupero della frequenza cardiaca nel primo minuto) come elemento non precludente l’efficacia di tutti gli outcome di un programma riabilitativo.
Per questi relatori il board scientifico ha previsto due stage di una settimana, uno presso il Centro di riabilitazione dell’Università di Leuven (Belgio), diretto dal Prof. Thierry Troosters e l’altro presso il CIRO dell’Università di Maastricht (Olanda), diretto dal Prof. Martijn Spruit.
Alla fine di questa interessante giornata di dibattito scientifico, ci si è lasciati con la promessa di dare seguito a tali iniziative, a nostro parere molto utili per far conoscere l’importanza della Pneumologia riabilitativa e per investire nel talento e nella passione dei giovani riabilitatori italiani, a sicura garanzia del progresso futuro della stessa disciplina riabilitativa in campo respiratorio.
Riferimenti bibliografici
- Simonelli C, Galli T, Sanniti A, Fabbri V. Il fisioterapista respiratorio in Italia, tra specializzazione e riconoscimento: risultati di un questionario conoscitivo.. Rivista Italiana di Fisioterapia e Riabilitazione Respiratoria. 2016; 40:12-8.
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